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Pubblicato il 29/07/2014 21:09

Di Tizio (Wwf): la Regione guidi la protesta contro Ombrina Mare

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"Chiediamo alla Regione di mettersi a capo della protesta per ottenere ascolto a livello governativo e perche' l'Abruzzo torni a poter scegliere il proprio futuro com'e' fondamentale in un Paese democratico". Lo affermano i presidenti regionali di Wwf e Legambiente, Luciano Di Tizio e Giuseppe Di Marco, nel giorno del termine ultimo per la presentazione delle osservazioni sul progetto Ombrina mare della Medoilgas. Le due associazioni ambientaliste hanno presentato ai ministeri interessati un documento di 38 pagine, con dati e grafici dettagliati, elaborato con il contributo di un gruppo di esperti, coordinati da Fabrizia Arduini, referente petrolio per il Wwf Abruzzo. Nel documento vengono "contestate su diversi punti le conclusioni presentate da Medoil Italia che in alcuni casi, a una semplice verifica, risultano diverse da quelle pubblicate dalla ditta stessa e non permettono controlli di dettaglio".

"L'auspicio - afferma Di Marco - e' che la commissione Via nazionale, chiamata alla valutazione per l'Aia, sappia dare il giusto peso alle tante problematiche che le nostre osservazioni e le altre presentate, comprese quelle lodevolmente elaborate dalla Regione Abruzzo, hanno evidenziato. Non ci sono i termini di sicurezza, sul piano ambientale, per giustificare un simile insediamento che peraltro, come gia' ampiamente dimostrato, sarebbe deleterio anche sul piano economico".

"Il problema - evidenzia Di Tizio - e' che non si puo' continuare a lottare pozzo dopo pozzo, progetto dopo progetto. L'immensa manifestazione del 13 aprile 2013, con 40mila presenze, ha detto a chiare note che gli abruzzesi vogliono un progetto diverso per il loro futuro; e la politica, a cominciare dal presidente della Regione D'Alfonso e dai parlamentari eletti in Abruzzo, deve battersi per far cambiare la Strategia Energetica Nazionale varata dal governo Monti che ha individuato l'Abruzzo come distretto minerario con una assoluta e inaccettabile indifferenza per le scelte completamente diverse fatte dai cittadini". 

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