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Pubblicato il 13/02/2013 09:09

Elezioni, Meloni: "Monti dimentica che la Merkel non porta bene"

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La leader dei Fratelli d'Italia a Pescara nel suo tour elettorale. "L'Italia dovrebbe vivere di cultura"

 "Monti dimentica che la Merkel non porta benissimo in campagna elettorale, come ricorda bene Sarkozy". Questo il commento ironico di Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d'Italia, in merito all'incontro tra il premier uscente Mario Monti e Angela Merkel. Meloni, conversando con i giornalisti a Pescara nell'ambito del suo tour elettorale, lo ha detto parlando della generazione "senza futuro" e delle polemiche che ci sono state nei mesi scorsi sul giovane Matteo Renzi in occasione delle primarie del centrosinistra. "Dicevano che Matteo Renzi era inadeguato a vincere le primarie perche' nessuno si immaginava Renzi a parlare con la Merkel", come se chiunque non avesse i capelli bianchi non potesse in nessun caso misurarsi a quei livelli.

'Fratelli d'Italia' non e' un cartello elettorale e la sua nascita non e' finalizzata alle elezioni del 24 e 25 febbraio. E' un movimento, un partito a tutti gli effetti, che affronta con le politiche un primo step, ma non finisce con le politiche, anzi, inizia con esse'. Lo ha affermato la fondatrice di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a margine di un incontro pubblico a Pescara.
'Non e' un caso che non abbiamo organizzato fino ad ora il partito - ha aggiunto -. Non lo volevamo fare in campagna elettorale e in un mese, ma volevamo fare una cosa fatta bene, un'organizzazione che possa partire dal merito perche' abbiamo rivendicato il principio del merito. Vogliamo un partito fondato sul valore della politica, fatta nel quotidiano, cioe' la militanza politica, sul valore del territorio e di coloro che sono abituati a prendere i voti dei loro cittadini'.
In questo modo Fratelli d'Italia vuole anche dare 'una risposta a una legge elettorale che consideriamo infame e che consente a quattro persone chiuse in una stanza - ha concluso Meloni - di nominare mille rappresentanti in nome e per conto del popolo italiano'.

"C'era un ministro che diceva che di cultura non si mangia e invece se l'Italia fosse una nazione seria mangerebbe solamente di cultura".
Lo ha detto Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale di Fratelli d'Italia, a Pescara. Meloni ha sottolineato anche altri "elementi della nostra specificita' che non prendiamo in considerazione, oltre alla cultura, e cioe' la storia, l'identita', il turismo e la creativita'"

"La questione e' molto complessa perche' Finmeccanica e' forse l'asset piu' strategico che ha l'Italia e quindi, ovviamente, bisogna sperare che le cose non siano andate cosi'. Spero che la magistratura abbia elementi davvero inconfutabili perche' l'Italia rischia di pagare un prezzo altissimo per la compromissione di uno dei suoi asset piu' strategici". Questo il commento di Giorgia Meloni in merito all'arresto di Giuseppe Orsi, presidente di Finmeccanica.

"Rimane la grande questione della corruzione - ha aggiunto a margine di una conferenza di Fratelli d'Italia - che va affrontata innanzitutto sul piano culturale e con uno Stato giusto, perche' penso anche al tema dell'evasione fiscale. Noi facciamo i redditest alle famiglie, ma quando le famiglie scoprono che le banche evadono per cinque miliardi e stanno patteggiando il rientro di un miliardo o che la corte dei conti ha contestato un'evasione per 98 miliardi alle societa' delle slot machine e stanno patteggiando il rientro per due miliardi e mezzo, s'arrabbiano. Bisogna cominciare - ha concluso Meloni- da dove la corruzione e' di livello, e' grande, per insegnare anche che lo Stato non fa due pesi e due misure sulla base di quanto sei potente". 

"Tu non puoi sapere qual e' la mela nel tuo cesto che marcira', e c'e' sempre una mela che marcisce. Il problema e' come reagisci. Noi abbiamo consentito a uno come Franco Fiorito di autosospendersi, quando andava cacciato a calci e io non mi sono trovata d'accordo". Lo ha detto a Pescara Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) sulla scia delle polemiche dei giorni scorsi con il Pdl.

"Non mi vergogno - ha proseguito l'on. Meloni - di tutto quello che abbiamo fatto nel Pdl e con il governo della nazione e della politica che abbiamo portato avanti perche' abbiamo fatto cose straordinarie che si sono dimenticate velocemente. Mi sono vergognata - ha detto chiarendo la sua posizione - di alcuni compagni di viaggio, di come alcune persone si sono comportate e mi sono trovata in difficolta' davanti ad un partito che avrebbe dovuto avere delle posizioni molto piu' decise. Non e' il Pdl il problema.
Alcuni sono stati inadeguati e il Pdl non e' stato capace di rispondere come avrebbe dovuto, delle volte. Quando qualcuno tradisce il tuo mandato il problema non e' il partito".

 

 

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