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Pubblicato il 29/07/2014 17:05

Febbo sollecita la Regione a chiedere lo stato di calamità per il maltempo

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 «A seguito delle calamità atmosferiche di questo periodo, piogge e temporali in tutto il mese di luglio, gli agricoltori segnalano danni alle colture ed ai prodotti agricoli in via di maturazione ed in corso di raccolta. Oltre al decremento consistente della produzione: uva -40%, grano -65%, si lamentano gravi problemi sulla qualità degli ortaggi specie nel Fucino attaccati da diffuse fitopatie difficili e costose da combattere, per non parlare dei danni subiti dalla frutta», a dichiararlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo

«E' indispensabile che la Direzione agricoltura dia disposizione agli Ispettorati Provinciali per l’accertamento e la quantificazione dei danni da calamità in virtù del fatto che la definizione dell’area danneggiata dalla calamità e la quantificazione del danno sono necessarie per verificare: le condizioni di accesso alla sospensione dei contributi previdenziali ed assistenziali per i lavoratori autonomi e per i dipendenti. Dalle prime verifiche effettuate dai tecnici delle aziende e quelli delle compagnie assicurative il danno ammonterebbe almeno a 4 milioni di euro ma potrebbero essere molti di più. Indispensabile poi prevedere che il nuovo PSR contenga nuovi strumenti di gestione del rischio di natura economico-finanziaria oltre a quelli strutturali  e strumenti per ripristinare il potenziale produttivo agricolo e forestale danneggiato e introdurre adeguate misure di prevenzione e salvaguardia dei rischi.  Infatti dalle prime bozze presentate al partenariato queste misure non sono previste  mentre altre Regioni le hanno inserite con importanti dotazioni finanziarie ravvisando l’importanza di salvaguardare i redditi delle imprese agricole  con risorse regionali laddove non intervengano le protezioni assicurative. Ricordiamo, inoltre che la delimitazione dell’area è necessaria anche per ridurre il reddito agrario riservato alle aziende che hanno perduto in tutto o in parte il raccolto e per giustificare ai fini IVA, la mancata fatturazione dei prodotti agricoli non raccolti per l’evento distruttivo»

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