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Pubblicato il 17/10/2013 20:08

Femminicidio a Pescina, le reazioni della politica

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La video intervista a Nazario Pagano: evento che ha scosso la comunità abruzzese

"E' stato un grave fatto di sangue che ha scosso la comunita' abruzzese. E' necessario dare un segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza domestica. E' una piaga sociale che va curata. A gennaio, proporro' all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, di organizzare un convegno sul tema della violenza contro le donne per prevenire questo fenomeno sociale". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Nazario Pagano, in apertura dei lavori della riunione della Commissione regionale per le Pari Opportunita', in fase di svolgimento all'Emiciclo, in merito al duplice omicidio avvenuto ieri sera a Pescina.

"Siamo addolorate e colpite dall'ennesimo episodio di violenza e il nostro pensiero va ai figli della coppia, alle loro vite stravolte dalla ferocia assassina". Interviene cosi' Gilda Panella, portavoce provinciale delle donne Pd, sul femminicidio avvenuto a Peescina. E prosegue: "Ancora una volta ci troviamo a ragionare di morte e dolore, di donne strappate alla vita da un uomo a loro vicino e ci e' chiarissimo che e' ancora lungo e difficile il percorso di civilta' che e' necessario seguire per porre fine alle violenze di genere e ai femminicidi. L'Italia, da pochi giorni - continua Gilda Panella - ha dotato il proprio ordinamento di strumenti adeguati a combattere queste piaghe e il tragico ripetersi di femminicidi dimostra, purtroppo, quanto fosse urgente e necessaria una legge contro reati orribili che non devono trovare alcuna forma di giustificazione, mai. E' grave constatare, nel nostro Paese, - afferma - un aumento preoccupante di episodi che vedono donne, di ogni nazionalita' ed estrazione sociale, soccombere ad una 'cultura' del possesso e della negazione di ogni diritto; a cominciare dal diritto di essere vive. I dati O.N.U. parlano chiaro: la violenza di genere rappresenta la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni. Fondamentale, quindi, proseguire nella battaglia di civilta'; tutti insieme, donne e uomini contro la barbarie rappresentata da reati odiosi e gravissimi". E conclude: "Va avanti, se possibile con maggior forza, l'impegno delle Democratiche della provincia dell'Aquila contro le violenze di genere e i femminicidi; lo dobbiamo alla signora Fatime, a sua figlia Sane e a tutte le donne vittime di violenze. Consideriamo un dovere morale contribuire all'annientamento di una tragedia che, ad oggi, pare senza fine".

Pezzopane: addolorata e affranta per il brutale femminicidio

"Sono addolorata e affranta per il brutale femminicidio di Fatime e Senade ed esprimo ai familiari e ai figli la mia solidarieta'". Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane in seguito al femminicidio di Pescina. "Un pensiero va anche al sindaco e alla comunita' di Pescina, accogliente e solidale, colpita da questo drammatico episodio. Un gesto efferato e drammatico, che scuote ulteriormente le coscienze perche' chiude una tragica spirale di violenza e di abusi che le due donne subivano da anni. L'episodio di Pescina ricorda nella sua efferatezza l'uccisione di Orietta un anno fa a L'Aquila, sempre all'esterno di un supermercato. I due delitti, come i molteplici casi di femminicidio, sono frutto della cultura del possesso, dell'odio, della brutalita'. Sentimenti che entrano in scena quando le donne si ribellano all'orco che le violenta, che le umilia o le minaccia. Quella stessa cultura che il recente decreto approvato dalle Camere tenta di debellare. Nella legge approvata al Senato, la scorsa settimana, ci sono alcuni degli strumenti di deterrenza e prevenzione del delitto, necessari in casi di plurisegnalati, come questo orrore accaduto a Pescina. I passi da fare contro il femminicidio sono ancora molti - prosegue la senatrice- Servono fondi stabili per finanziare progetti a favore delle donne, a cominciare dall'istituzione di un Centro antiviolenza o di una casa rifugio, dove le donne possono trovare riparo da uomini violenti. Nella nostra provincia ce n'e' uno solo. Siamo stanche di aspettare le inerzie burocratiche E' arrivato il momento che i fondi ex Carfagna, a lungo trattenuti, arrivino sul territorio, per dare concretezza ad un progetto che attendiamo da oltre quattro anni"

 

 

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