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Pubblicato il 21/06/2014 07:07

Ferri: tribunale di Sulmona fiore all'occhiello per il processo telematico

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I non comuni risultati ottenuti dal Tribunale di Sulmona in termini di informatizzazione, riorganizzazione dell'Ufficio e riduzione delle pendenze, con l'importanza in tal modo assunta da tale Ufficio nell'imminente entrata in vigore delle principali norme sul processo telematico, sono state messe in risalto nella seconda ed ultima giornata del convegno di studi sul 'Processo Civile Telematico e i linguaggi giudiziari' dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri. Per l'esponente di governo il Tribunale di Sulmona "costituisce un fiore all'occhiello per il sistema giudizario" e rappresenta uno "stimolo per lo stesso ministero" quale esempio di best practice capaci di far conseguire al sistema giudiziario importanti risultati in termini di efficienza e risparmi di spesa. Il sottosegretario Ferri ha inoltre sottolineato l'importanza che assumono nel progetto di revisione della geografia giudiziaria le specificita' dei singoli territori, ivi compresa la presenza dell'importante struttura penitenziaria di Sulmona. Ha infine descritto la particolare attenzione con la quale il ministero si sta occupando dei concreti problemi che potranno essere posti dal processo telematico, a partire dal lavoro dei dipendenti e in particolare degli ufficiali giudiziari il cui ruolo andra' valorizzato e riconsiderato. Presnete anche la senatrice Paola Pelino che ha salutato gli intervenuti al convegno di Sulmona e ha formulato l'auspicio di una stabilizzazione dei master nella citta' di Capograssi. Francesco Sabatini, presidente emerito dell'Accademia della Crusca, ha segnalato l'importanza che assume, nel mondo del diritto, il corretto uso della lingua italiana, senza inutili arcaismi e tecnicismi, per avvicinare l'uomo comune alla giustizia. Floretta Rolleri, presidente emerito della Fondazione Castel Capuano, gia' dirigente Ursia e responsabile del ministero Giustizia per l'informatizzazione dei sistemi e del processo, ha ricordato come l'Italia, nel 2001, fosse all'avanguardia in Europa nel campo processualistico telematico e come, invece , oggi essa costituisca sostanzialmente il fanalino di coda del vecchio continente; questo soprattutto per l'assenza di una effettiva volonta' politica di investire nel settore. Vittorio Mormando, delegato dell'Organismo unitario dell'avvocatura italiana, il ha posto in luce i vantaggi del processo telematico nel lavoro dell' avvocato con le opportunita' che lo stesso apre nella gestione dello studio. Giorgio Di Benedetto, presidente del Tribunale di Sulmona, ha segnalato il ruolo strategico che assumono, nell'informatizzazione dell'ufficio giudiziario, i fondamentali bisogni e valori umani ai quali i sistemi informatici devono dare risposta e l'essenzialita' che assume il requisito della neutralita' interpretativa del programma nell'informatizzazione del sistema giudiziario. Fabrizio Politi, ordinario di Diritto costituzionale dell'Universita' dell'Aquila e presidente del Polo Universitario di Sulmona, ha illustrato il contenuto dei Master sul Processo Telemantico che si terranno a Sulmona, e ha posto in luce gli aspetti di rilievo costituzionale interessati dal Pct. Fabrizio Marinelli, ordinario di Diritto privato dell'Universita' dell'Aquila, ha esaminato, infine, i rapporti fra l'interpretazione della norma e i sistemi informatici. 

Le misure del decreto Renzi-Madia contenute nel DL Pubblica Amministrazione rischiano di negare ai cittadini un efficiente servizio nel campo della Giustizia Amministrativa: è l`allarme lanciato oggi da UNA - Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti, nel convegno nazionale in corso a Milano "Giustizia amministrativa: ostacolo o servizio?", organizzato con SOLOM (Società Lombarda degli Avvocati Amministrativisti). In particolare, l`Unione esprime forti perplessità sulla volontà di rivedere la geografia del sistema giuridico amministrativo disegnata dalle nuove disposizioni del Governo. Il DL prevede infatti l`abolizione, a partire dal prossimo 1 ottobre, di otto sedi staccate dei Tar (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia), alcune delle quali forniscono un servizio imprescindibile per i cittadini, raccogliendo di fatto più istanze di ricorso delle sedi centrali

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