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Pubblicato il 10/02/2013 16:04

Fondi contro l'esondazione dell'Aterno Pescara

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Interventi per 550 mila euro per scongiurare eventuali allagamenti

“Mentre proseguono i lavori sull’Aterno-Pecara, promossi dalla Provincia di Pescara e finalizzati a scongiurare il rischio di allagamento del centro abitato di Popoli, la Regione ha erogato 550mila euro finalizzati a portare avanti questo intervento”. Lo annunciano il presidente Guerino Testa e l’assessore alla Protezione civile Mario Lattanzio, che ha seguito passo dopo passo tutta la procedura relativa a quest’opera, sia per quanto riguarda il lavori in corso che per quanto attiene la seconda fase, ora assicurata dai fondi della Regione.

“I 550mila euro – spiega Lattanzio – serviranno ad andare avanti su una strada già tracciata, come si può vedere dall’intervento in atto nel territorio di Popoli. I lavori interesseranno, grazie a questo ulteriore finanziamento, anche l’area compresa tra Vittorito e Popoli, sempre lungo l’Aterno – Pescara, altra zona ritenuta a rischio per ciò che riguarda l’eventuale esondazione del corso d’acqua e l’allagamento delle zone limitrofe”.

Fino ad oggi, invece, il tratto interessato è stato quello compreso dalla confluenza con il Pescara (ponte di ferro) risalendo a monte, vale a dire circa 2.100 metri lineari.  Lattanzio ricorda poi che l'appalto della Provincia (per 775 mila euro) prevede opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, e cioè la  rimodellazione dell’alveo del fiume con l’asportazione del materiale lapideo. Come contemplato nel progetto si sta anche provvedendo alla sostituzione dell’attraversamento pedonale in località De Contra con una nuova struttura in legno lamellare, e proprio in questi giorni si sta lavorando sulle fondazioni.

“L’intervento – conclude il presidente Testa – è particolarmente importante perché finalizzato a scongiurare pericolose esondazioni, le cui conseguenze potrebbero essere preoccupanti, se non drammatiche, per il nostro territorio. La Regione, che ci ha già consentito di usufruire di fondi del 2002 mai utilizzati per restituire una corretta funzionalità all’Aterno-Pescara, ora ci dà la possibilità di proseguire l’intervento, avendone perfettamente intuito la valenza”.

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