Al lavoro per stringere i tempi per l'erogazione dei tre milioni di euro dei fondi Carfagna alla Provincia dell'Aquila che, d'intesa con il Comune, dovra' provvedere alla realizzazione di una struttura per l'accoglienza delle donne oggetto di violenze o in difficolta'. Quei fondi finiti al centro della cosiddetta 'rimborsopoli' abruzzese. Secondo l'ex responsabile della segreteria del presidente della Regione Chiodi, Antonio Morgante, sulla vicenda dei fondi Carfagna si sta assistendo "a una serie ininterrotta e stupefacente di speculazioni", ha scritto a piu' riprese, anche su Facebook. Morgante ha poi chiarito che "il Comune dell'Aquila ha da mesi i fondi, ma sono fermi". Secca la risposta dell'assessore alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila, Emanuela Di Giovambattista: "Sui fondi 'Carfagna' c'e' chi, come Antonio Morgante, dice cose false o inesatte. Il Comune dell'Aquila non ha mai avuto quei fondi a disposizione, sono stati sbloccati da poco e destinati alla Provincia dell'Aquila che, di intesa con il Comune, dovra' provvedere a 'incanalarli' per progetti su questo territorio". Morgante, in una nota nella quale ha ripercorso tutte le tappe di questa vicenda, su cui indaga anche la magistratura aquilana, ha spiegato che "la ricostruzione della vicenda dei fondi cosiddetti 'Carfagna' da parte dell'assessore Di Giovambattista, se pur apprezzabile per lo sforzo di raccolta documentale, mostra diverse lacune e imprecisioni, dovute probabilmente al fatto che la stessa non ha vissuto in prima persona la vicenda".
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