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Pubblicato il 01/04/2015 13:01

Forza Italia critica la ristrutturazione degli uffici dell'agricoltura in Regione Abruzzo

forza italia

"La Regione 'facile e veloce' si conferma anche 'ipocrita'. L'ultimo episodio ce lo regala l'assessore alle Politiche agricole Pepe che di fronte alla possibilita' di uno smantellamento, presentato sotto forma di accorpamento, ha espresso, a mezzo stampa, solidarieta' al Corpo Forestale giudicandolo giustamente un insostituibile presidio del territorio, tanto piu' importante in quanto si erge a baluardo di difesa ambientale nel momento in cui la sensibilita' su questo argomento sta diventando sempre piu' elevata. Ebbene, e' cosi' elevata questa sensibilita' che di contro in Regione si sta per varare una ristrutturazione degli Uffici che di fatto punta a smantellare proprio il servizio forestazione". E' quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri. "Quella che sta interessando la Direzione agricoltura - sottolineano Febbo e Sospiri - e' una vera e propria ristrutturazione 'barbarica' che cancella il buon lavoro fatto negli anni scorsi dal centrodestra. Una riorganizzazione senza senso, fondata solo sulle procedure del Programma di Sviluppo rurale che non considera la vera e propria politica agricola regionale e confonde il mezzo con il fine. La direzione agricoltura perdera' un gran numero di uffici sul territorio a danno degli agricoltori che saranno costretti a rivolgersi alla sola sede di Pescara per quasi tutte le attivita' di istruttoria del Psr. Si e' arrivati a una proposta per la quale non c'e' stato nessun confronto con la struttura che opera da anni sul territorio ne' tantomeno con le Organizzazioni professionali e sindacali". "Un aspetto assurdo riguarda la gestione dei vivai - aggiungono i consiglieri regionali di Forza Italia - che non viene presa in considerazione: si parla infatti solo di coordinamento e quindi materialmente saranno bloccate le attivita' di assunzione a tempo determinato anche degli operai forestali, vanificando quanto era stato fatto finora. Completamente trascurata e penalizzata L'Aquila e la provincia dell'Aquila". 

"Gli agricoltori e le imprese boschive dell'Aquila - spiegano Febbo e Sospiri - solo per le vecchie misure agroambientali, indennita' compensativa e taglio dei boschi, saranno costretti a dividersi tra 3 province: una parte avra' come riferimento il servizio territoriale di Avezzano, la parte propria dell'aquilano fara' riferimento a Teramo e l'Alto Sangro fara' riferimento al servizio territoriale di Chieti insieme all'alto vastese. Invece gli stessi agricoltori (cioe' le oltre 60.000 aziende), per l'istruttoria del Psr si dovranno rivolgere a Pescara. Questa e' la risultante non solo di una drastica riduzione degli uffici, che non corrisponde pero' ai principi di efficienza, efficacia ed economicita', ma sicuramente di una scarsa sensibilita' nei confronti delle esigenze del mondo agricolo. Si perdera' anche la sede storica del Sipa dell'Aquila. L'unica cosa certa che emerge chiaramente e' il trasferimento del personale verso la sede centrale. Ci auguriamo davvero - concludono Febbo e Sospiri - che si ponga un freno a questa riorganizzazione e si rifletta attentamente prima di causare danni incalcolabili"

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