"Apprendo della volonta' di alcuni amministratori di Spoltore di ricorrere al Tribunale Amministrativo per impugnare il decreto di indizione del referendum sulla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore ed impedirne la celebrazione. Strana idea di democrazia, quella che coltivano a Spoltore". E' quanto dichiara Carlo Costantini, presidente del Comitato Promotore per il Si' al referendum del 25 maggio sulla 'Nuova Pescara' per la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. "Se si imbattono in qualcuno che avanza una proposta che non condividono - prosegue - risolvono alla radice il problema, privando l'elettore della possibilita' di esprimersi con il voto. Si rassegnino, pero', perche' questa volta a decidere saranno direttamente i cittadini, non i politici".
"Nel merito - spiega ancora Costantini - pur non riuscendo ad immaginare quali violazioni di legge giustificherebbero un ricorso al Tar, mi permetto di segnalare ai diretti interessati che i precedenti rinvenuti sono a loro sfavore, se non altro per la natura 'consultiva' del referendum. Dunque, risparmino i soldi del ricorso e, se intendono davvero servire la loro comunita' - conclude - utilizzino le risorse risparmiate per informarla e renderla il piu' possibile consapevole dell'importanza di questo appuntamento".
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