"L'albergo diffuso e la valorizzazione dei borghi possono contribuire in maniera molto vistosa alla ripresa del Paese", ma ci sono "alcuni ostacoli, prevalentemente di tipo culturale". Cosi' il presidente dell'Associazione nazionale degli alberghi diffusi, Giancarlo Dall'Ara, a margine di un convegno a Pescara. "Attualmente l'Italia punta sulle citta' d'arte, sul mare, sulle montagne e sulle terme - ha sottolineato il presidente -, ma non punta sui borghi, che sono i grandi dimenticati nella promozione turistica del nostro Paese, perche' non si sono adeguatamente differenziati con un'offerta propria specifica rispetto a quello che c'e' nelle altre grandi mete".
"Finalmente - ha aggiunto - il borgo ha un proprio modello di ospitalita', che e' l'albergo diffuso. Grazie a questa caratteristica e a questo aspetto di originalita' molto particolare, che non si trova ne' nelle localita' termali ne' nelle citta' d'arte ne' nelle localita' balneari, anche i borghi avranno pari dignita' rispetto agli altri grandi temi del nostro sistema di offerta turistica". "'Gli ostacoli ci sono - ha evidenziato il presidente - e sono prevalentemente culturali, nel senso che pochi conoscono la forma dell'albergo diffuso, pochi credono fino in fondo nelle peculiarita' del borgo e nel suo stile di vita invidiato in tutto il mondo. Se vogliamo sviluppare il turismo anche in un'ottica 'industriale' - ha concluso Dall'Ara - e' necessario aggiungere competenze e professionalita', con la convinzione che l'accoglienza spontanea sia fondamentale e non vada persa".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: