Con 19 voti favorevoli, 2 contrari e 3 di astensione, il Consiglio comunale dell'Aquila ha approvato stamane la delibera relativa al riconoscimento delle unioni civili, con l'istituzione del relativo Registro e l'approvazione del Regolamento. Sulla base di quest'ultimo vengono considerate "unioni civili" i rapporti tra due persone maggiorenni, di diverso o dello stesso sesso, che non siano legate tra loro da vincoli giuridici e che ne abbiano chiesto la registrazione amministrativa. Le disposizioni si applicano sia ai cittadini italiani che a quelli stranieri iscritti all'Anagrafe del Comune dell'Aquila.
La disciplina comunale delle unioni civili ha esclusiva rilevanza amministrativa. Chi si iscrive al Registro e' equiparato al "parente prossimo" del soggetto con cui si e' iscritto ai fini della possibilita' di assistenza. Il Comune rendera' disponibili, sul proprio sito (www.comune.laquila.it) le informazioni e la modulistica per l'iscrizione e la cancellazione. L'iscrizione, che e' gratuita, puo' essere richiesta da due persone, non legate tra loro da vincoli di parentela o matrimonio, residenti anagraficamente da almeno un anno nel Comune dell'Aquila e coabitanti almeno dallo steso periodo di tempo e quindi inseriti nello stesso nucleo familiare. Via libera all'unanimita', poi, all'accettazione della donazione, da parte del Comune, di una struttura temporanea, ubicata nell'area del Palazzo Ducale di Paganica, da destinare a Centro sociale anziani per la frazione. La struttura e' frutto di una donazione, ottenuta "grazie all'impegno dello stesso Centro sociale anziani di Paganica", di circa 130mila euro.
"Sono convinta, a proposio del riconoscimento delle unioni civili, che il Consiglio comunale dell'Aquila debba non solo discutere, ma anche votare questo tipo di provvedimenti. E' per questa ragione che, come amministrazione, abbiamo voluto intraprendere questa iniziativa." Lo afferma l'assessore alle politiche sociali Stefania Pezzopane.
"Ringrazio il consigliere di Appello per L'Aquila Ettore Di Cesare per aver associato la sua iniziativa alla delibera della giunta, in modo da consentire di arrivare a un documento condiviso per l'affermazione di diritti civili. Dobbiamo assumerci la responsabilita' di adeguarci ad altre realta' comunali del territorio nazionale e, del resto, che questo riconoscimento avvenga nella nostra citta' e' significativo poiche', a seguito del sisma, abbiamo sperimentato la necessita' di solidarieta' sociale nella nostra comunita'. La delibera approvata dal Consiglio - rileva l'assessore - sposa tesi ormai accreditate da molte sentenze e dalla prassi giuridica. Alzare muri non serve perche', a mio avviso, questo atteggiamento nasconde solo la paura dell'altro, del diverso, del confronto, tutte cose che, invece, servono a un Paese per crescere. La nostra e' e vuole essere citta' di cultura. Cultura pero' non e' solo organizzare eventi e spettacoli, e' soprattutto promuovere diritti".
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