"C'e grande motivazione nella volonta' di ricostruire e grande voglia di riscatto, noi dalle piccole alle grandi cose vogliamo essere vicini ai territori terremotati in un rapporto che dovra' essere quotidiano". Cosi' il ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D'Alia, al termine di un incontro all'Aquila con le associazioni di categoria dei territori terremotati. Nel corso dell'incontro sono stati trattati i temi della semplificazione amministrativa e dell'utilizzo del personale amministrativo e tecnico degli enti locali che dovra' gestire il processo burocratico di ricostruzione. Il ministro in giornata incontrera' il sindaco dell' Aquila, Massimo Cialente, e i rappresentanti del mondo produttivo.
Sulla "'burocrazia zero"' e "sull'unificazione normativa post sisma gia' emanata'", il ministro D'Alia, oggi a L'Aquila, ha spiegato che "e' una proposta che ci proviene dalle imprese, dai rappresentanti del territorio. Io ho preso l'impegno a farla verificare dal dipartimento della Funzione pubblica. Noi abbiamo messo una norma nel Decreto Legge del Fare - ha aggiunto - che estende la disciplina nelle zone a burocrazia zero su tutto il territorio nazionale; credo che qua si possa fare una sperimentazione seria e ci siamo intesi su un tavolo di confronto che con le istituzioni locali e con le organizzazioni del mondo dell' impresa vogliamo mettere su proprio per capire se riusciamo a fare questa cosa che sarebbe molto utile".
L' altro elemento discusso, come sottolinea il ministro, e' relativo a "una serie di questioni sul personale amministrativo e tecnico che riguarda il Comune dell' Aquila ma anche le amministrazioni periferiche dello Stato che sono fortemente impegnate nelle opere di ricostruzione, quindi alcune misure che vertono sulla possibilita' di utilizzo virtuoso di tutto il personale che serve" "Il clima all'interno del governo e' positivo e costruttivo, all'esterno c'e' chi per mero calcolo personale o per mero cinismo politico pensa di far saltare tutto in aria". Cosi' il ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D'Alia, rispondendo all'Aquila.
"Noi - ha spiegato D'Alia - diciamo a questo campionato di guastatori, e ce ne sono di iscritti sia all'interno del Pd che del Pdl, al netto di tutto, che questa idea di fare un governo con forze che vengono da una campagna elettorale in cui si sono trovate divise nasce dal fatto che ci sono tanti di quei problemi che questo paese deve affrontare che non si puo' piu' stare a perder tempo o avvitarsi in liti, contrasti e piccoli e grandi personalismi. E' questo il senso dell'esperienza del governo Letta che sta facendo bene e che sta cercando di ridare o proseguire un'attivita' internazionale molto utile al nostro paese".
Il ministro D'Alia ha salutato il Consiglio regionale per l'occasione riunito in seduta ordinaria e si e' recato a fare un giro nel centro storico dell'Aquila."Siamo assolutamente consapevoli che c'e' la necessita' di dare voce ad un'area moderata del nostro Paese che stenta a trovare adeguata rappresentanza politica, e' tutta un'area che oggi e' divisa in piu' soggetti e che il piu' delle volte non va a votare come dimostrano le ultime elezioni amministrative". Cosi' il ministro per la Pubblica amministrazione, Gianpiero D'Alia, ha risposto, a margine di una visita istituzionale all'Aquila, alle domande dei giornalisti sul nuovo soggetto politico cui sta lavorando l'Udc dopo l'alleanza con Monti.
"Abbiamo fissato per sabato 20 a Roma l'assemblea nazionale del partito - ha continuato D'Alia - che serve a ricominciare il nostro percorso di impegno. Il nostro prossimo appuntamento sono le Europee del 2014, dobbiamo costruire una rappresentanza politica per questa grande area moderata, l'Udc e' un mattone di questa casa che vogliamo costruire". Ora, ha sottolineato, "bisogna rimettersi tutti in discussione, noi lo stiamo facendo pur avendo rivitalizzato le nostre strutture organizzative su tutto il territorio nazionale perche' riteniamo - ha continuato D'Alia - che ci sia bisogno di governabilita' e stabilita' politica. Questo e' un paese che ha un forte problema di governabilità".
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