Il presidente del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto, prende le distanze dal comunicato, diffuso ieri dal presidente della sezione Abruzzo dell'Associazione nazionale magistrati, David Mancini, in materia di geografia giudiziaria, facendo "le proprie scuse" a lavoratori, professionisti e utenti. "Di tale comunicato - spiega in una nota Di Benedetto - non condivido ne' il merito, ne' le forme. Infelici, soprattutto, appaiono le espressioni ed aggettivazioni usate nei confronti del Parlamento e di quanti, lavoratori, professionisti e utenti, si sentono esposti, in un momento di cosi' grave crisi economica, al rischio dei rilevanti sacrifici cui la riforma potrebbe dar causa. Nei loro confronti chi scrive avverte il dovere, anche a nome di tanti altri magistrati abruzzesi, di esprimere le proprie scuse per i contenuti e le forme di un comunicato che in nessun modo rappresenta lo stile e il pensiero della totalita' dei magistrati". Ieri in una nota, la giunta distrettuale abruzzese dell'Anm, dopo avere espresso "sgomento" per lo spostamento, almeno fino al 2018, dell'entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria riguardante i tribunali di L'Aquila e Chieti, che avrebbero dovuto accorpare, entro il termine gia' prorogato del 2015, i tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, ha chiesto la cancellazione dell'emendamento di proroga approvato dal Senato. Per l'Anm Abruzzo, "la crescente domanda di giustizia che proviene dai territori abruzzesi, ancora di piu' dopo il sisma, impone di adottare soluzioni organizzative che non possono essere piu' offerte dai tribunali minori".
"Si confida che il comunicato sia frutto dell'avventata, isolata e non autorizzata iniziativa del suo estensore, sperando che il pensiero sulla soppressione dei Tribunali Minori da parte dei magistrati abruzzesi aderenti all'Anm sia ben diverso e piu' consapevole". Cosi' il Comitato in difesa del Tribunale di Lanciano e dei Tribunali Minori d'Abruzzo sulla nota diffusa ieri dal presidente della sezione Abruzzo dell'Associazione nazionale magistrati, David Mancini, in materia di geografia giudiziaria. "Il Comunicato - prosegue il comitato - si manifesta aggressivo nei toni, irrispettoso verso gli altri organi istituzionali che fruiscono di legittimazione popolare, emesso dall'associazione di categoria di un organo a cui la Costituzione assegna il delicato ruolo di applicare e interpretare la legge, ma non di interferire sul suo processo formativo, oltremodo imposta dalla sola magistratura e da quel ceto ristretto di magistrati collocati in posizioni di comando nei ministeri che nulla sanno dei territori colpiti da tali provvedimenti". "Nel momento attuale occorre che si evitino inutili e reciproche manifestazioni d'invadenza tra ordine giudiziario e mondo politico che minano quel clima di civilta', pluralismo e ruolo istituzionale. E' peraltro l'avvocatura a dover lamentare e denunciare l'abuso reiterato che viene perpetrato in suo danno. Esclusa ed offesa nelle aule di Giustizia da magistrati, tanto indolenti quanto arroganti, ignorata nelle aule parlamentari e, da ultimo, offesa e vituperata da un Ministro (poliziotto) della Giustizia". "L'accorpamento dei Tribunali Minori nei Tribunali di Provincia e' un clamoroso esempio di dissennata politica di geografia giudiziaria. Quelli dell'Avvocatura - conclude il comitato - non sono tentativi di preservare interessi localistici ed individuali" bensi' un invito, all'ANM abruzzese che ben dovrebbe conoscere la realta' del nostro territorio, a riflettere".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: