Botta e risposta tra l'assessore regionale alla caccia Mauro Febbo e il Wwf, all'indomani della decisione del Tar.
Prima è arrivata la conferenza stampa dell'associazione ambientalista nella quale il Wwf Abruzzo ha ricordato il provvedimento del Tribunale amministrativo regionale dell'Aquila, infatti, 'inaudita altera parte', ha accolto la richiesta di Wwf ed Animalisti Italiani. L'avvio della stagione venatoria, il 16 settembre, potra' quindi avvenire in maniera del tutto limitata, in attesa della Camera di Consiglio del Tar fissata per il 26 settembre.
In particolare il decreto vieterebbe la caccia nei Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps), nelle aree del Piano d'Azione per la Tutela dell'Orso Marsicano (Patom) ed alle specie in declino (Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella). Il calendario era stato approvato con delibera della Giunta regionale il 30 luglio scorso.
Il Wwf, tra l'altro, sta valutando la possibilita' di ricorrere alla Corte dei Conti, nel caso in cui venisse accertata la 'strategia perseverante da parte della Regione', per verificare se vi siano stati danni e di che entita' e per individuare 'eventuali responsabilita' da parte degli amministratori regionali che assumono l'onere di seguire gli interessi dei cacciatori, senza tutelare gli interessi di tutti'.
'Perche' ci sia un atteggiamento di questo tipo da parte della Giunta regionale - afferma il vicepresidente del Wwf Italia, Dante Caserta - non riusciamo proprio a capirlo. Le questioni relative alla tutela della fauna dovrebbero interessare tutti, a prescindere dal colore politico'.
Immediata è giunta la replica dell'assessore Febbo.
"La Regione precisa che non vi e' stata alcuna chiusura della caccia e prende atto del provvedimento del TAR, emanato in un'ottica di estrema prudenzialita', che comunque non inficia la validita' del calendario venatorio", ha detto Mauro Febbo. "Per quanto riguarda la tutela delle specie SPEC - prosegue Febbo - il calendario, eccezion fatta per le specie quaglia e tortora, ha previsto l'apertura al 30 settembre, attenendosi alle indicazioni della Guida ISPRA. Per il prelievo venatorio nei siti della rete Natura 2000 (SIC e le ZPS, zone particolarmente sensibili), la Regione Abruzzo ha gia' comunque previsto misure di protezione aggiuntive rispetto al restante territorio regionale. Infine, in relazione al prelievo nelle aree di presenza dell'orso individuate dal PATOM, si sottolinea come il PATOM stesso non escluda l'esercizio dell'attivita' venatoria ma indichi solo le modalita' di caccia ritenute incompatibili con la presenza dell'orso: sulla scorta di tali indicazioni la Regione ha seguito un percorso in base al quale ha recepito le indicazioni tecniche formulate ed ha individuato modalita' di prelievo venatorio compatibili con la presenza dell'orso. Nell'area subequana - precisa Febbo - ricade l'unica ZPS istituita in Abruzzo, ma le limitazioni imposte dal Tar, che ricordiamo essere solo estremamente prudenziali, riguardano anche gli altri siti "sensibili" come le aree di presenza dell'orso e i Sic che insistono sul territorio regionale e sono chiaramente individuati con cartografie pubblicate sul sito della Regione. Siamo sicuri che la validita' delle scelte operate dalla Regione sara' verificata nell'udienza del 26 settembre in occasione della quale verra' dimostrata e documentata l'attenzione prestata ad un tema sensibile come quello del prelievo venatorio nella "regione verde d'Europa", caratterizzata dalla presenza di specie protette e in alcuni casi uniche come appunto l'orso marsicano. Ad ogni buon conto - conclude Febbo - ci si attiene al decreto TAR ribadendo che non vi e' stata chiusura della caccia ma sospensione fino al 26 settembre del prelievo delle specie SPEC quaglia e tortora (per le altre specie SPEC, si ripete, era gia' stabilita l'apertura al 30 settembre) e del prelievo venatorio nei siti della rete "Natura 2000" (SIC/ZPS) e nelle Aree di presenza dell'orso individuate dal PATOM"
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FFIl Tar dell'Aquila ha sospeso buona parte del calendario venatorio abruzzese con decreto urgente. Il provvedimento, 'inaudita altera parte', accoglie la richiesta di Wwf ed Animalisti Italiani.
L'avvio della stagione venatoria, il 16 settembre, potra' quindi avvenire in maniera limitata, in attesa della Camera di Consiglio del Tribunale Amministrativo fissata per il 26 settembre. Il calendario 2012/2013 era stato approvato con delibera della Giunta regionale il 30 luglio scorso.
'Il danno evidenziato dalle associazioni ricorrenti si appalesa di consistente gravita' - afferma il Tar - con riguardo - al capo B del Calendario Venatorio, nella parte in cui consente la caccia alle specie SPEC sia terrestri che acquatiche (Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella); ai capi B e C del Calendario Venatorio, nella parte in cui viene consentita la caccia nei siti della rete 'Natura 2000' (SIC/ZPS) e nelle Aree di presenza dell'Orso individuate dal PATOM'.
'Il Tar - ha dichiarato il vice presidente Wwf Italia Dante Caserta - ha riconosciuto il grave pericolo derivante dalle scelte su orso, caccia nei fragilissimi siti della Rete Natura2000 SIC e ZPS e per diverse specie a sfavorevole status di conservazione'.
Si attende adesso la replica dell'assessore regionale competente Mauro Febbo.
E' il quarto anno consecutivo che il calendario venatorio dell'Abruzzo viene censurato: per il 2011/2012 vi fu una sospensiva del Tar su diversi punti ed una sentenza ancora piu' dura nel maggio scorso; per il 2010/2011 (quando fu approvato con Legge Regionale e non con delibera di Giunta) vi fu la bocciatura da parte della Corte Costituzionale con sentenza 20/2012; per il Calendario 2009-2010 vi furono due censure del Tar su due ricorsi distinti di Wwf e Animalisti Italiani. Ora il Wwf sta valutando la possibilita' di ricorrere alla Corte dei Conti affinche' verifichi se vi siano stati danni e di che entita' quando con calendari venatori rivelatisi in parte illegittimi e' stato consentito il prelievo di animali selvatici.
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