Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Federcaccia contro la bocciatura ddel calendario venatorio della Regione Abruzzo operata dal TAR - L'Aquila. Si conferma, quindi, la validita' della sospensiva del TAR che, su ricorso del WWF e degli Animalisti Italiani, aveva censurato il calendario venatorio varato dalla Giunta regionale.
Il TAR Abruzzo a settembre aveva emesso un decreto 'inaudita altera parte', i cui contenuti erano stati ad ottobre confermati con un'ordinanza. In sintesi, il TAR aveva bocciato le decisioni della Regione sulla caccia nelle aree SIC e ZPS (per assenza della Valutazione di Incidenza) e in quelle del PATOM particolarmente importanti per l'Orso bruno. Inoltre il TAR aveva decretato lo stop alla caccia per ben otto specie in stato sfavorevole di conservazione (Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella) e sancito il divieto di uso di munizionamento con piombo nelle aree importanti per Nibbio reale e Grifone. Successivamente all'ordinanza del TAR la Regione ha varato un nuovo calendario venatorio recependo quasi tutte le indicazioni dell'ordinanza del TAR.
In una dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia, dice che 'Grazie all'azione del WWF e degli Animalisti italiani decine di migliaia di individui di specie in declino saranno salvi. Trovano piena conferma nella decisione del massimo organo della Giustizia Amministrativa le pesanti censure che il TAR Abruzzo aveva sollevato rispetto al calendario venatorio'
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