"Le Associazioni ambientaliste, a partire dal Wwf, studieranno le carte e i documenti - in possesso del Comune - inerenti la richiesta del rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale da parte del Cementificio di Pescara, cercando anche di rintracciare la Valutazione d'impatto ambientale dello stabilimento, documento non ritrovato che l'amministrazione comunale ritiene fondamentale per conoscere l'impatto sul territorio della struttura". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco.
La decisione e' stata assunta nell'assemblea tecnico-operativa con le associazioni ambientaliste. L'amministrazione comunale di Pescara si preoccupera' invece di creare un raccordo con le Istituzioni vicine, a partire dai Comuni di San Giovanni Teatino e Spoltore, e dalla stessa Provincia di Pescara, per mantenere una linea comune nella volonta' di delocalizzare la fabbrica.
'Lunedi' - ha aggiunto Isabella Del Trecco - sentiro' gli uffici tecnici della Regione Abruzzo per verificare se siano o meno stati depositati i pareri degli altri Enti che devono esprimersi sul rinnovo dell'Aia, quindi passeremo alle iniziative di sensibilizzazione del territorio: un sit-in di giorno e, di sera, una fiaccolata che parta dal centro della citta', dal Ponte Risorgimento e, attraversando a piedi il territorio, arrivi sino a via Raiale, dinanzi al cementificio, tracciando il percorso ideale che ogni giorno compiono le polveri prodotte'.
'Gia' tre anni fa - ha detto ancora l'assessore comunale - abbiamo aperto il Tavolo di confronto con la proprieta', la Sacci Spa, che sarebbe anche favorevole alla delocalizzazione perche' consapevole dell'inopportunita' della presenza di uno stabilimento di tale impatto sul territorio, ma ha posto il problema dei costi, che pero' non possono essere un ostacolo. Poi il tavolo si e' interrotto perche' la Sacci Spa ha posto in cassa integrazione i 74 dipendenti per un lungo periodo. Infine, e' arrivata la richiesta di rinnovo dell'Aia e ci siamo mobilitati e presentati alla Conferenza dei servizi depositando una delibera di giunta ufficiale in cui ci siamo opposti a quel rinnovo. Lo ripetiamo: non e' una guerra contro un imprenditore, ma e' una battaglia per la salute dei cittadini'.
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