Al termine della seduta consiliare odierna, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha rilasciato una dichiarazione spontanea in merito alla pubblicazione di intercettazioni (su presunte combine politica-professionisti nella ricostruzione post sisma) che vedono coinvolti un ex assessore e un dipendente comunale. ''La nostra condotta e' stata specchiata ed esemplare - ha assicurato - Gli organismi e gli istituti competenti hanno scandagliato ogni nostra azione, passato sotto la lente di ingradimento ogni singolo atto e non e' emerso nulla. La verita' - ha aggiunto il Sindaco - e' che, a seguito del sisma, ci siamo assunti, per senso di dovere verso la citta', tutte la responsabilita' di atti e di acquisizione di competenze rispetto a materie delle quali la Protezione civile non si e' voluta occupare. Materie fondamentali - ha evidenziato - come quella della messa in sicurezza degli edifici, i cosiddetti puntellamenti, e quella dello smaltimento delle macerie''. '' Non consento a nessuno - ha rivendicato Cialente - Non consento a nessuno di affermare il contrario solo per attivare una macchina del fango che lede la rispettabilita' e getta ombre sull'operato di un'amministrazione che ha lavorato in condizioni di grave difficolta' e che ha dovuto scegliere tra un vile immobilismo e una coraggiosa assunzione di responsabilità''.
''E allora - ha concluso il Primo cittadino - io a questo gioco al massacro non ci sto e non mi presto, soprattutto per difendere la mia Giunta ed i nostri dipendenti''
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