"La soppressione di 140 corse da parte dell'Ama, l'azienda di trasporto aquilana, e' inaccettabile in un territorio fortemente penalizzato dal sisma del 2009, con una periferia dilatata e gia' scarsamente collegata. Il rischio e' di togliere servizi proprio alle categorie piu' svantaggiate". Angelo De Angelis, segretario Fit-Cisl della provincia dell'Aquila, interviene sulla decisione della direzione dell'Ama di cancellare 140 corse, ritenute dall'azienda sotto utilizzate, per far fronte al disavanzo di un milione di euro. "I cittadini, secondo quanto annunciato dall'Ama", sottolinea De Angelis, "dovranno sopportare un aumento del 20 per cento delle tariffe, a fronte di una diminuzione del servizio. Un taglio che preoccupa anche sotto il profilo occupazionale e che potrebbe preludere all'apertura di una vertenza sindacale. L'Ama, infatti, vuole rimettere in gioco tutta la contrattazione degli ultimi anni: cio' significa rivedere al ribasso gli stipendi". Condizione, quest'ultima, che la Fit-Cisl ritiene inaccettabile: "Non siamo disposti ad avallare questo tipo di operazione", incalza De Angelis, "le maestranze hanno gia' dato; l'azienda non puo' chiedere ulteriori sacrifici. Siamo disposti a trattare gli incentivi all'esodo e i prepensionamenti volontari e incentivati, ma non azioni unilaterali che possono danneggiare i lavoratori". La Fit-Cisl ha chiesto un incontro urgente ai vertici dell'Ama: "Bisogna fare chiarezza sulla vertenza", conclude De Angelis, "e capire quale sara' il futuro dell'azienda e dei dipendenti, oltre a valutare i risvolti che la politica messa in campo dalla dirigenza possono avere sui servizi al cittadino. In tutto questo il Comune e' pienamente parte in causa ed e' chiamato a intervenire per coprire il chilometraggio che svolge attualmente l'Ama, senza tagli, ne' soppressioni di servizi"
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