La ASL di Pescara ha presentato un piano provinciale di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente per poter coprire la maggior parte della domanda di residenzialità e, per l'area della Majella, ha inteso presentare, come concordato già diverso tempo fa con l'Amministrazione comunale, un progetto definitivo di riqualificazione dell'ex Presidio Ospedaliero di San Valentino in Abruzzo Citeriore, che prevede la realizzazione di due moduli, da 20 posti letto cadauno, di terapia estensiva extra ospedaliera in modo da integrare la fase intensiva ospedaliera di Popoli.
Ne dà notizia, con grande soddisfazione, il Sindaco di San Valentino, Angelo D'Ottavio, che è anche componente della conferenza ristretta dei Sindaci della ASL di Pescara: "ringrazio il Direttore generale, Claudio D'Amario, e il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, per l'attenzione prestata alla richiesta della nostra comunità, chiedemmo di non chiudere l'ospedale e di riconvertirlo in Ospedale di Comunità, al fine di poter migliorare l'offerta di servizi socio/sanitari nel nostro territorio e la nostra richiesta è stata esaudita, oggi abbiamo una struttura efficiente e a breve sarà ulteriormente potenziata".
Il progetto punta a valorizzare alcuni locali liberi nella struttura che, senza grandi costi, è già pronta ad erogare questa tipologia di servizi per la presenza di palestre attrezzate e piscina per riabilitazione.
Oltre ai due moduli, come previsto due anni fa da un'idea del Direttore generale, d'intesa con il Sindaco e la Dott.ssa Baraldi, la ASL ha previsto la realizzazione di un centro semi residenziale per demenze al fine di poter meglio implementare il progetto del centro di riabilitazione per demenze e demenze da Alzheimer avviato dall'Università D'Annunzio.
I due progetti, previsti nell'atto aziendale, saranno finanziati (per un importo vicino ai 2 milioni di euro) con risorse aggiuntive che il tavolo ministeriale ha già individuato.
Il progetto prevede anche un potenziamento della dotazione organica per la copertura delle esigenze clinico-assistenziali di entrambi i moduli, puntualmente definito dall'Azienda ASL, con un incremento di 8 infermieri, 4 OSS, 4 fisioterapisti (adibiti anche ad attività ambulatoriali), 1 terapista occupazionale e 4 medici.
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