"La chiusura di diversi presidi di Polizia in Abruzzo e' una decisione scellerata - visti i dati forniti annualmente dal Viminale sulla sicurezza - che va contro il buon senso e favorisce solo la criminalita' a discapito della sicurezza dei cittadini onesti". Sono le parole dell'on. Fabrizio di Stefano (Fi) che oggi ha presentato un' interrogazione parlamentare sulla chiusura e il riordino delle sedi della Polizia di Stato in Abruzzo. "In quasi tutti i casi le sedi sono fornite gratuitamente dalle Ferrovie dello stato o dalle Poste Italiane che usufruiscono dei servizi in convezione, quindi non si capisce quali possano essere i benefici in termini economici. L'unico taglio a cui si pensa - dice Di Stefano - e' la riduzione del personale, gia' di per se ridotto all'osso. La riduzione dei servizi comporterebbe una minor sicurezza per il cittadino e che non sono da sottovalutare, in termini di entrate erariali, le perdite provenienti dalla lotta alla criminalita' e i costi sociali indiretti" dichiara ancora l'on. Di Stefano. "Pensare di chiudere i presidi di Polizia Postale che ci invidiano tutti i paesi europei per la lotta contra la pedofilia, lo stalking e i crimini via internet mi sembra paradossale e anacronistico. Credo, in sostanza, che il riordino vada ripensato, che dei tagli si possano fare, ma non a discapito della sicurezza, dei cittadini e dei territori. Se poi a questi tagli non corrisponde neppure un analogo risparmio economico - conclude il deputato - allora credo che gli stessi siano assolutamente da ripensare".
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