"Stiamo assistendo in questi giorni nelle varie regioni d'Italia ad un rincorrersi ed un susseguirsi di dichiarazioni che non raccolgono l'invito che il presidente Berlusconi ha rivolto dal palco del Palazzo dei Congressi a Roma sabato scorso di non polemizzare con il nuovo centrodestra". E' quanto dichiara l'on. Di Stefano. "Ma anche gli amici del nuovo centrodestra non stanno cogliendo quanto detto da Alfano, sempre sabato, che riconosce comunque a Berlusconi la leadership indiscussa dello schieramento dei moderati.
"La classe dirigente abruzzese - prosegue Di Stefano - deve essere in grado invece di fuggire da questi errori. In tanti in Abruzzo abbiamo scelto di seguire Silvio Berlusconi perche', come gia' avuto modo di dire l'indomani del Consiglio Nazionale, riteniamo che la lealta' sia un valore e il progetto politico non sia mai venuto meno. Ma questa scelta non deve essere interpretata in chiave di contrapposizione con chi non l'ha fatta e altrettanto invito a fare gli amici che hanno preferito dividere il proprio percorso dal nostro. In politica, dove ho avuto grandi maestri, mi hanno insegnato che si lavora 'per' e mai 'contro' ed e' con questo principio che continueremo a lavorare nei prossimi giorni intensificando gli incontri per spiegare le ragioni di una scelta. Perche' pur avendo numeri in abbondanza per prestarci al gioco che, magari legittimamente, qualche organo d'informazione, sia nazionale che locale, propone, e cioe' di 'contare le squadre' in campo, sono convinto che senza un progetto politico non esista il presupposto per essere una squadra", commenta infine Di Stefano.
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