''La mobilita' passiva non e' aumentata, e' sostanzialmente stazionaria rispetto all'anno scorso''. Cosi' il direttore dell'Agenzia Sanitaria Regionale, Amedeo Budassi, torna sui dati contenuti nel dossier della mobilita' passiva nella sanita'. ''I dati - sottolinea Budassi - sono stati letti con attenzione e analizzati tecnicamente con i direttori sanitari delle quattro aziende sanitarie proprio per spiegare con numeri e documenti alla mano quali azioni stanno ponendo in essere o sono previste nei nuovi atti aziendali con l'intento di migliorare l'attrattivita' sanitaria della nostra regione verso i pazienti di fuori regione ed offrire migliori servizi ai pazienti regionali''. Il saldo 2012, spiega Budassi, ''e' sostanzialmente uguale a quello 2011, c'e' una leggera flessione che da un'attenta analisi risulta imputabile a una riduzione dell'attivita' di ricovero nel privato della Asl di L'Aquila dovuto ai decreti attuativi che hanno spostato alcune attivita' dal ricovero all'ambulatoriale. In sostanza, il saldo negativo e' passato da 67 a 68 milioni, che e' la differenza tra il totale della mobilita' passiva e quello della mobilita' attiva. Infatti - continua Budassi - le criticita' non sono uni-fattoriali, cioe' non dipendono solo da un aspetto (vicinanza geografica con altre regioni, come le Marche o il Lazio o fattori di attrattivita' come la presenza altrove di un luminare), per cui bisogna lavorare dove l'offerta abruzzese non ha raggiunto ancora l'eccellenza''. ''La scarsa fiducia del cittadino nei confronti del Servizio Sanitario Regionale in realta' - prosegue il direttore dell' Agenzia Sanitaria Regionale - e' iniziata con la firma da parte della nostra regione del Piano di rientro, semmai oggi con il lavoro portato avanti negli ultimi anni e riconosciuto sia dai ministeri che dalla Corte dei Conti, la reputazione della sanita' abruzzese e' migliorata a livello nazionale e avra' i suoi effetti anche a livello locale''. ''Per il momento - conclude Budassi - abbiamo arrestato il trend della mobilita' passiva, ora inizieremo a lavorare in collaborazione con le aziende sanitarie per invertire il trend''.
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