Manifestazioni di protesta in occasione del primo Consiglio regionale ordinario della nuova amministrazione. Una cinquantina di ex lavoratori socialmente utili (Lsu) della scuola della provincia dell'Aquila, riassorbiti dalle ditte che hanno preso appalti per la pulizia e manutenzione delle scuole, hanno manifestato davanti a palazzo dell'Emiciclo nel capoluogo. Protestano perche' vengono dati loro pochi soldi e poche ore. Nei mesi di luglio e agosto non lavorano mentre a settembre non conoscono la prospettiva. I manifestanti sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio. Negli stessi momenti, un centinaio di cittadini di Celenza sul Trigno paese di circa mille abitanti, e' sceso in piazza sempre davanti all'Emiciclo con alcuni cartelli perche' dal 1° agosto verra' soppresso il servizio di guardia medica. I cittadini si sono riuniti in un 'Comitato terremoto civico', una delegazione e' stata ricevuta dal governatore, Luciano D'Alfonso, dal vice presidente, Giovanni Lolli, e dall'assessore alla Sanita' Silvio Paolucci. Come primo provvedimento tampone per studiare la questione, e' stata assicurata la proroga della data di chiusura al 1° settembre.
L'assessore comunale Antonio Antenucci e il presidente del Comitato, Claudio Spalletti, hanno affermato che "la decisione presa dalla precedente amministrazione regionale e' solo politica, non e' razionale. Ci va bene che siano tagliati i costi - hanno assicurato - ma il taglio deve essere operato non contro i territori ma con una scelta razionale alla base. La guardia medica serviva altri 4 comuni: Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Castelguidone e Guardiabruna". Questa e' stata soppressa "mentre sono state lasciate attive quelle di Carunchio e Palmoli che pure sono a soli 7 chilometri di distanza".
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