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Pubblicato il 20/06/2015 18:06

Punti nascita, protesta sotto il Consiglio Regionale a Pescara

protesta, punti nascita

 Manifestazione di protesta stamani a Pescara davanti alla sede della Regione per dire no ai tagli alla sanita' abruzzese. I Comitati Civici di Sulmona, Penne, Ortona e Atessa si sono dati appuntamento davanti all'ingresso Ikea e, dopo aver percorso con le auto l'asse attrezzato Chieti- Pescara a passo d'uomo, sono giunti a Piazza Unione. Nel mirino dei manifestanti non solo la chiusura dei punti nascita, ma anche i tagli della Regione che hanno colpito i presidi sanitari periferici. " Noi - ha detto Gabriele Frisa, del Comitato civico a difesa del punto nascita di Penne - siamo per gli investimenti a favore della sanita' pubblica. La Regione deve riaprire la questione e i tagli devono interessare le cliniche private e il privato che opera nel settore pubblico. Da venti anni - ha sostenuto - i reparti sono oggetto di tagli, ma questo non ha comportato risparmi. Solo a Penne siamo passati da 210 a 90 posti letto e la spesa e' comunque aumentata". Una rappresentante del Comitato di Atessa, ha stigmatizzato " il depotenziamento della struttura" e ha chiesto "la riapertura del reparto di chirurgia" . "Il nostro territorio - ha aggiunto - ha un grande polo industriale e ha bisogno di un ospedale. Produciamo all'incirca il 30 per cento del Pil della Regione, quindi, mi sembra doveroso avere anche una struttura ospedaliera"

"Con la chiusura della Chirurgia il nostro ospedale rischia di morire - ha detto il sindaco di Atessa, in provincia di Chieti, Nicola Cicchitti -. Chiediamo una politica sanitaria seria che non pensi solo ai tagli, penalizzando un intero territorio". "La protesta di oggi - ha aggiunto il portavoce del presidio pro punto nascita di Sulmona, Luigi La Civita - e' la punta dell'iceberg. Quando questi tagli lineari diventeranno effettivi i cittadini capiranno cosa vuol dire. Questa e' una protesta civica e senza colori politici e che vuole essere a difesa di territori che rischiano di perdere presidi sanitari importanti. Il governatore D'Alfonso deve scendere dal piedistallo e capire che cosi' facendo si va a penalizzare le aree interne che gia' devono fare i conti da tempo con una politica di ridimensionamenti". Il sindaco di Tagliacozzo Maurizio Di Marco Testa, non presente per impegni istituzionali nel centro marsicano ha inviato un telegramma di adesione. Alla manifestazione hanno preso parte, a titolo personale, anche i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.

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