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Pubblicato il 16/05/2014 16:04

Melilla: Governo non rassicurante su Ombrina

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''La Sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo ha fornito risposta alla mia interpellanza sullo stato dell'iter autorizzativo del progetto Ombrina 2 della multinazionale Medoilgas a 6 km dalla costa teatina,tra Ortona e Vasto, nel cuore del Parco Nazionale della Costa Teatina, consistente: 1) in una piattaforma di produzione di gas e olio da cui si dipartono da un minimo di 4 ad un massimo di 6 pozzi; 2) un nave serbatoio -raffineria per il trattamento e lo stoccaggio della produzione di olio; 3) sealines ed ombelicali per il trasferimento del gas alla piattaforma esistente Santo Stefano Mare 9, per complessivi 17 km circa di tubazioni sommerse di vario diametro; 4) sealines per il trasferimento dell'olio tra la piattaforma e la nave serbatoio. Il giacimento dovrebbe produrre 40 milioni di barili di petrolio''. Cosi' afferma in una nota Gianni Melilla, deputato di Sel.

''Alle mie osservazioni circa la evidente incompatibilita' tra questo progetto petrolifero e il Parco Nazionale della costa teatina e la necessita' di scongiurare la scelta del distretto petrolifero in Abruzzo che ha deciso un'altra via per la propria economia centrata innanzitutto sulla valorizzazione delle risorse naturali, dell'agricoltura, di una industria innovativa e della conoscenza - spiega Melilla - non sono venute parole rassicuranti dunque permane il serio rischio del proseguimento di scelte estremamente negative per il futuro dell'Abruzzo. L'articolo 35 del DL n 83 del 22 giugno 2012 e' stato il cavallo di Troia che ha recuperato, in modo opaco , il procedimento autorizzativo e concessorio della Medoilgas in quanto presentato prima della entrata in vigore della norma stessa e sorprendentemente non definito negativamente per tempo non essendo compatibile con la normativa precedentemente in vigore''. ''Il Ministero dell'Ambiente, per iniziativa del precedente Ministro Orlando, attesa la rilevanza del progetto Ombrina2, con la opposizione della Regione Abruzzo, dei Comuni, delle Province e di un vasto movimento popolare, nonche' la specificita' del contesto ambientale e sociale interferito, e la particolarita' della collocazione dell'impianto in una zona gia' sottoposta a divieto di attivita', ha considerato opportuno, in via precauzionale, l'espletamento di una valutazione ambientale piu' ampia, comprensiva di una procedura AIA. La Medoilgas si e' opposta a questo provvedimento del Ministero facendo ricorso al TAR Lazio, il quale si e' pero' espresso per il non accoglimento con decisione del 16 aprile 2014. Allo stato non e' stato ancora emanato alcun decreto di compatibilita' ambientale in merito al progetto Ombrina 2. Va precisato che in caso di esito positivo della fase propedeutica di valutazione di impatto ambientale, il Dicastero preposto, tramite la Direzione Generale per le risorse minerarie ed energetiche, potra' avviare la conferenza dei servizi decisoria per acquisire gli ulteriori atti autorizzativi per la realizzazione del progetto (pareri degli enti locali, autorizzazioni del Ministero dei Trasporti, della Capitaneria di Porto, del Ministero dell'Agricoltura). Ho evidenziato la mia insoddisfazione per una situazione inaccettabile che gia' vede nel mare Adriatico antistante la costa abruzzese 7 concessioni di coltivazione e produzione di idrocarburi, 4 permessi di ricerca e si registrano altre 2 istanze di rilascio di concessione di coltivazione e di 2 istanze di permesso di ricerca. In modo subdolo e strisciante procede la scelta di fare dell'Abruzzo un distretto regionale petrolifero. Tale scelta scellerata configge con la vocazione dell'Abruzzo regione verde d'Europa. Ho chiesto al Ministro , infine, la immediata perimetrazione del parco Nazionale della costa Teatina e la modifica dell'articolo 35 del decreto sviluppo del Ministro Passera del passato Governo Monti a cui dobbiamo il "regalo" del ripescaggio del progetto Ombrina 2. Ho naturalmente assicurato che le popolazioni abruzzesi non staranno a guardare e proseguira' la nostra mobilitazione popolare, istituzionale e politica contro un progetto che riteniamo dannoso per il futuro dell'Abruzzo''.

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