"Ancora una volta stiamo assistendo ad uno scollamento tra gli intenti dichiarati alla stampa e le azioni concrete conseguenti che andrebbero messe in atto. Nel mezzo sempre loro, i piu' bisognosi, i piu' indifesi". Questo il commento del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, nel corso della sua visita alla Piccola Opera Charitas di Giulianova. "La Piccola Opera Charitas - ha dichiarato Mercante - ente no profit dedito alla assistenza ed al recupero delle persone diversamente abili, e' solo una delle tante strutture dislocate sul territorio abruzzese che rischia, dal primo ottobre prossimo, di subire le pesanti ripercussioni imposte dagli ultimi decreti del Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. Tra pochi giorni, infatti, i pazienti affetti da disabilita' piu' o meno gravi e che necessitano dei servizi di riabilitazione erogati dalle strutture accreditate saranno costretti a sborsare cifre ingenti per usufruire delle cure necessarie, essendo stato posto a loro carico un obbligo di compartecipazione che oscilla dal 30 al 60% della spesa complessiva, ovvero dai mille ai duemila euro mensili. E' necessario bloccare questa stangata. La Regione - ha spiegato Mercante - avrebbe dovuto concludere il percorso, gia' avviato, di riconversione e riorganizzazione delle strutture previste dall'art. 26 della L. 833/1978. Tale percorso, reso necessario dalla contrazione delle prestazioni riabilitative erogabili a carico del SSR, avrebbe condotto, con le opportune differenziazioni, all'introduzione di un ticket di entita' certamente piu' modesta rispetto a quanto previsto con gli ultimi provvedimenti commissariali. Il risultato di una manovra, caratterizzata inspiegabilmente da cosi' tanta urgenza, e' che, ancora una volta sono i cittadini piu' deboli, gia' costretti a convivere, giorno per giorno, con gravi problemi di salute e con le difficolta' quotidiane che ne derivano, a pagarne le conseguenze. Nonostante l'Assessore Paolucci abbia dichiarato, nell'ultima settimana, che sara' la stessa Regione a provvedere al pagamento della quota di compartecipazione a carico dei cittadini, ad oggi nessuna comunicazione e' arrivata alle strutture di riabilitazione che tra pochissimi giorni si vedranno, pertanto, costrette ad applicare le nuove tariffe. E non e' certamente ipotizzabile - ha continuato Mercante - un accollo di tali somme da parte dei Comuni, costretti a fare i conti con bilanci sempre piu' ristretti".
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