Il Consiglio comunale di Montesilvano, nel corso della seduta odierna, ha approvato con 13 voti favorevoli, 6 astensioni e due voti contrari, la delibera relativa ai premi di cubatura.
In particolare, la delibera recepisce la norma del Decreto Sviluppo in merito ai premi di cubatura per la riqualificazione di aree degradate e prevede premi fino al 50 per cento in precise aree della citta', mentre non interessa zone agricole, centro storico e zone soggette a vincoli. I comuni potevano decidere o meno se recepire la norma in questione.
Nel corso della discussione sono stati presentati 14 emendamenti, di cui 12 a firma del consigliere Manuel Anelli (Movimento 5 Stelle); uno di questi e' stato approvato.
Proprio stamani gli ambientalisti di Wwf e Italia Nostra, nell'esprimere 'fortissime preoccupazioni', avevano lanciato un appello al sindaco, Attilio Di Mattia, con l'auspicio che si aprisse una fase di 'confronto prima di dare il via a un'altra ondata di edilizia selvaggia'.
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Wwf e Italia Nostra esprimono 'fortissime preoccupazioni' per la delibera oggi all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di Montesilvano e invitano il sindaco, Attilio Di Mattia, ad 'aprire il confronto prima di dare il via a un'altra ondata di edilizia selvaggia'.
'Del sollecito recepimento della legge regionale 49/2012 (art. 5 D.L. 70/2011 convertito, con modificazioni, dalla L. 106/011) - sostengono Wwf e Italia Nostra in una nota - non c'e' da farsene gran vanto perche' si tratta di un pessimo provvedimento che le associazioni ambientaliste hanno contrastato sin dall'inizio, riuscendo purtroppo a modificarne solo gli aspetti piu' aberranti. Si tratta di una normativa che attraverso incentivazioni volumetriche (sino al 50% dell'esistente) dovrebbe favorire la riqualificazione urbana ed edilizia delle aree degradate, ma che, di fatto, non prevede invece gli strumenti adeguati perche' l'amministrazione pubblica possa farsi promotrice e regista dei processi di riqualificazione'.
'Una volta specificati - si prosegue nella nota - gli ambiti di applicazione della legge stessa l'iniziativa e' tutta dei privati che decidono come e dove intervenire, se cedere o meno gli standard per verde, servizi e parcheggi, avvalendosi della possibilita' di variare lo stesso Prg. In una realta' quale quella di Montesilvano che presenta criticita' accumulatesi nel tempi, in stagioni non molto felici per l'urbanistica locale, l'applicazione potrebbe aumentare i problemi piu' che portarli a soluzione. Infatti cio' di cui ci sarebbe bisogno sono interventi ben individuati, mirati, estesi ad ambiti urbani, e non una spalmatura indifferenziata di volumi'.
'Anzi - sottolineano gli ambientalisti - la realta' potrebbe ben peggiorare poiche' l'articolato prevede la possibilita' di indiscriminata monetizzazione degli standard urbanistici, senza condizione alcuna (di nuovo, monetizzazione comunque e dovunque); standard quantificati non alle percentuali previste a tale scopo dal Prg, ma ai minimi di legge definiti dal D.M. 1444/68'.
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