Il Consigliere regionale Luciano Monticelli, in una nota inviata al Presidente della Regione e Commissario alla Sanita' Luciano D'Alfonso, evidenzia le numerose difficolta' dell'ospedale San Liberatore di Atri, emerse durante un incontro con i dirigenti e i responsabili dei diversi reparti. "Tra i dirigenti sanitari - spiega Monticelli - il primo a intervenire e' stato il direttore del reparto di Pediatria Mario Di Pietro, che ha rimarcato come i punti nascita non possono essere chiusi in base al criterio del tasso di natalita'. Di Pietro ha chiesto una maggiore attenzione per il Centro regionale per i disturbi del Comportamento alimentare in eta' infantile e ha parlato di un importante progetto in cantiere relativo alla realizzazione di un Centro di accoglienza extra ospedaliera. La carenza di dotazione organica medica rappresenta invece la maggiore problematica messa in luce dal reparto di Medicina Interna, dove attualmente ci sono 6 medici (4 strutturati e 2 precari), non di certo sufficienti per garantire i servizi sanitari. Problematica che investe anche i reparti di diabetologia, oculistica e patologia clinica. Il responsabile di Odontoiatria Massimo Basile, che ha espresso il desiderio di poter realizzare importanti progetti volti alla tutela della salute dei cittadini, ha rimarcato come si trovi a svolgere da solo l'attivita' in un reparto che ha un'utenza numerosa. E il dirigente di Radiologia Fabrizio Capone ha manifestato la necessita' di inserire, nel Piano acquisti 2015, una mammografia dotata di tomosintesi e di una apparecchiatura piu' grande per la risonanza magnetica
Il primario di Ostetricia e Ginecologia Giovanni Sciarra ha puntualizzato come ogni reparto debba essere visto come una importante fetta di una torta. Infatti se dovesse essere chiuso il punto nascita del San Liberatore di conseguenza si andrebbe a chiudere la pediatria e, a seguire, altri reparti. Il Pronto Soccorso di Atri, con i suoi circa 29mila accessi annui, merita maggiore attenzione: e' quanto sostiene nel suo intervento il responsabile Rossano Di Quirico. Sottolinea inoltre la necessita' di attivare il Servizio di Osservazione Breve Intensiva e il bisogno di incrementare il personale. Questi incontri rappresentano le prime tappe della costruzione di un percorso - continua Monticelli - finalizzato a garantire risposte concrete e risoluzione dei problemi da realizzare in sinergia con le rappresentanze amministrative. Ma durante l'incontro sono emerse altre problematiche del San Liberatore. Giuseppe Verdecchia, primario di Ortopedia, ha sottolineato la necessita' di avviare anche nel presidio di Atri la Cifoplastica, tecnica molto efficace per stabilizzare le fratture vertebrali, e ha sostenuto con forza la necessita' di valorizzare il servizio di riabilitazione.Ma non e' tutto. Il reparto di Nefrologia e Dialisi necessita infatti di nuove apparecchiature che vadano a sostituire le attuali ormai vecchie e inefficienti e di nuovi spazi indispensabili per la mobilita' sanitaria attiva, fenomeno fortemente in crescita. Il primario di Oncologia Amedeo Pancotti, dell'ospedale di Teramo, ha infine affermato che il reparto di Atri necessita di un intervento che consente di avviare e garantire ai cittadini che necessitano di chemioterapie un servizio adeguato. Questo andrebbe a ridurre la migrazione sanitaria di malati oncologici in altri ospedali".
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