''Capisco che siamo alla vigilia di una campagna elettorale, e oscurare i meriti degli avversari politici e' un sistema molto utilizzato, ma cercare di far passare un risultato di altri come un proprio successo, ritengo sia profondamente scorretto''. Lo afferma il consigliere regionale abruzzese, Emilio Nasuti, riferendosi al progetto per la maxi rotatoria che verra' realizzata a Lanciano, all'incrocio tra la variante Frentana e la Provinciale che collega la citta' al casello autostradale. Progetto che domani sara' portato all'esame del Consiglio comunale di Lanciano. ''Da giorni - sottolinea Nasuti - il sindaco Mario Pupillo e il vicesindaco Pino Valente rivendicano su stampa e social network la paternita' di questa iniziativa. Forse dimenticano, ma sono convinto che lo facciano consapevolmente, che i 600 mila euro di fondi stanziati dalla Regione per la costruzione dell'opera sono il risultato di un emendamento proposto da me e inserito nella Finanziaria dello scorso anno''. ''A quell'emendamento - chiarisce Nasuti - e' poi seguito un duro braccio di ferro con la Direzione regionale Trasporti per l'erogazione materiale della somma, perche' a causa del taglio delle risorse disponibili, c'era il rischio concreto che il finanziamento potesse essere dirottato verso altri progetti, in altre aree dell'Abruzzo''. Il Consigliere si dice convinto che ''l'amministrazione comunale di Lanciano fosse al corrente degli sforzi che stavo portando avanti per non perdere quei fondi e oggi, ignorare completamente e sistematicamente il mio lavoro mi dispiace profondamente, perche' Pupillo e Valente sanno perfettamente come sono andate le cose e non possono iscriversi meriti che non hanno''. ''Da parte mia - conclude Nasuti - non c'e' nessun tentativo di aprire una polemica, ma solo la volonta' di ristabilire la verita' dei fatti, anche perche' io sono un Consigliere regionale che rappresenta non solo il proprio territorio, ma tutto l'Abruzzo, e che quando e' convinto della necessita' di un progetto, come in questo caso, non si tira certo indietro per motivi di colore politico''
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