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Pubblicato il 11/09/2013 22:10

"No al taglio lineare dei tribunali minori"

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Spigarelli: parametri astratti non tengono conto del territorio

"Smentendo che ci sia una sorta serrata degli avvocati che non vogliono le riforme, voglio dire che questa riforma ci vuole, ma non attraverso un taglio lineare sulla base di parametri astratti". E' la posizione di Valerio Spigarelli, presidente dell'Unione camere penali, sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie che scattera' tra due giorni. "Se c'e' un tribunale piccolo - spiega Spigarelli - che funziona e non ha arretrato, che puo' allargare la propria circoscrizione e invece per motivi di spending review lo si sopprime e lo si trasferisce accorpandolo con un tribunale gia' affogato di suo, il risultato non c'e'". Secondo il presidente dei penalisti, "si e' approntata una riforma di questa portata stabilendo parametri che vanno bene sulla carta e non funzionano sul territorio".

 " Ad esempio, chiudere il tribunale di Chiavari, appena costruito, e' solo uno spreco - sottolinea Spigarelli - Tribunali piccoli che funzionano ce n'e' molti. A detta di chi ci lavora, per esempio, Lucera e' tra questi: accorparlo a Foggia, come prevede la riforma, rischia solo di affogare quest'ultima struttura. E' chiaro che se ci sono piu' tribunali nel raggio di pochi chilometri, bisogna fare una scelta. Ma bisogna anche tener conto della viabilita' di un determinato territorio: per esempio, chiudere in Abruzzo solo in base al criterio della distanza, puo' arrecare problemi e costi che ricadono sui cittadini. Poi ci sono i tribunali in aree in cui ad alto tasso di criminalita', dove se sopprimi i tribunali, poi per avere giustizia finisce che la gente si rivolge all'uomo di bastone: in zone cosi', tutto suggerirebbe di mantenere un presidio dello Stato. In generale, a nostro avviso, questa riforma necessitava di piu' meditazione e di scelte condivise. E invece, le decisioni prese sono molto spesso antinomiche rispetto agli effetti che si volevano raggiungere. Non e' un caso che per tamponare una serie di disfunzioni in arrivo, hanno dovuto prorogare l'attivita' di alcune sedi, con il risultato per nei prossimi mesi i magistrati non sanno dove faranno il processo".

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