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Pubblicato il 07/08/2013 13:01

Il Consiglio Regionale approva referendum abrogativo contro la soppressione dei Tribunali

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Nell'ultima seduta del Consiglio regionale è stato approvato all'unanimità il provvedimento amministrativo, a firma dei Consiglieri regionali Gino Milano ed Emilio Nasuti, con cui l'Assemblea regionale ha richiesto il referendum per l'abrogazione della norma che fissa la soppressione dei tribunali minori di Lanciano, Vasto, Sulmona e Avezzano. Il Consiglio regionale, con votazione separata, ha individuato il rappresentante effettivo del procedimento referendario: il consigliere regionale Emilio Nasuti. L'articolo 75 della Costituzione prescrive, infatti, che almeno cinque Consigli regionali della Repubblica possono richiedere un referendum abrogativo.

«Si tratta di un segnale forte che intende tutelare le istituzioni giudiziarie strategiche del territorio - ha osservato il consigliere regionale Emilio Nasuti - Voglio ribadire che non si tratta di una semplice questione di campanile, ma di una realtà inconfutabile. Accorpare Lanciano a Chieti, ad esempio, avrebbe infatti un costo enorme per la realizzazione di una nuova struttura nel capoluogo teatino, oltre a provocare disagi inevitabili per l'accesso alla giustizia. Lanciano - aggiunge ancora Nasuti - è sede di una delle tre Corti d'Assise abruzzesi (le altre due sono a Chieti e L'Aquila) e sarebbe anacronistico perdere questa istituzione giudiziaria, senza poi dimenticare che oggi il tribunale frentano ha competenza sul distretto industriale della Val di Sangro, considerato un fulcro nevralgico per il tessuto produttivo italiano»

 «Come è noto - riferisce il consigliere regionale Gino Milano - la riorganizzazione degli Uffici giudiziari operata dal Governo - in virtù dell'art. 1 commi 2,3,4,5 e 6 della L. 148 del 14.09.2011 e con i decreti legislativi 155 e 156 del 07.09.2012 - è risultata estremamente penalizzante per la gran parte del territorio della nostra Regione, pericolo reale da parte dei cittadini abruzzesi di vedere compromesso e limitato l'accesso al "Servizio giustizia" in ragione delle condizioni orografiche, logistiche e infrastrutturali del territorio regionale. In data 13 settembre 2013, salvo eventuali slittamenti, entrerà in vigore il decreto legislativo n. 155/2012, con il quale si darà attuazione alla soppressione dei 26 Tribunali sub-provinciali, ad eccezione di quelli abruzzesi in regime di deroga a causa delle condizioni strutturali per il sisma del 6 aprile 2009. Molti Consigli dell'Ordine degli Avvocati, le Camere Penali e diversi Comitati costituitisi nelle sedi circondariali hanno avanzato richiesta ai Consigli regionali d'Italia di deliberare la proposizione di referendum abrogativo delle norme in questione. L'art. 75 della Costituzione prescrive, infatti, che almeno cinque Consigli regionali possono richiedere referendum abrogativo, secondo la disciplina di cui alla legge 25.5.1970, n. 352. Da una ricognizione effettuata nei giorni scorsi, altre Regioni italiane si stanno attivando sulla richiesta referendaria, ma non hanno ancora approvato il relativo quesito (che, ovviamente, dovrà essere per tutte identico nella formulazione); il Consiglio abruzzese, in tal senso, assumerebbe la veste di promotore del testo referendario da far assumere nel deliberato di ogni altra Assise regionale. La richiesta di referendum - conclude Gino Milano - deve essere perentoriamente depositata entro il 30 settembre 2013 all'apposito Ufficio, costituito presso la Corte di Cassazione, per le successive fasi di verifica e indizione»

 

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