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Pubblicato il 23/05/2013 19:07

Scontro Chiodi - Paolucci sui dati della Sanità

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Il Governatore: "Non esistono 'gravi inadempienze' nella sanita' abruzzese di oggi". Paolucci: "Riferisca in Consiglio Regionale"

"Nessuno ha mai affermato che la sanita' abruzzese sara' commissariata fino al 2015. I Ministeri hanno richiesto a tutte le Regioni in Piano di rientro, quindi anche alla Regione Abruzzo la redazione del Programma Operativo 2013-2015 che rappresenta un adempimento obbligatorio finche' si manterra' lo status di Regione in piano di rientro". Lo ha detto il Commissario ad acta per la sanita', Gianni Chiodi, replicando al segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci.

"Non esistono 'gravi inadempienze' nella sanita' abruzzese di oggi. Paolucci forse si riferisce alla loro gestione sanitaria in cui l'Abruzzo era stato ricompreso tra le Regioni non in grado di assicurare la stabilita' dei conti della sanita' ed era stata commissariata in seguito a comportamenti non proprio virtuosi come la distrazione del fondo sanitario per altre finalita' regionali. Oggi, - ha proseguito Chiodi - si parla di hospice perche', dal 1999, anno in cui e' entrata in vigore la legge nazionale che li ha istituiti, siamo riusciti ad aprire il primo nel 2011, a dicembre un secondo a Pescara, entro il mese prossimo un altro a Torrevecchia Teatina e per la fine del 2013 l'Abruzzo avra' gli hospice in tutte le province e sara' adempiente per la prima volta rispetto all'indicatore dei Lea della distrettuale dei malati terminali . Si sta cercando di dare una regolamentazione dove non c'e' mai stata, - ha aggiunto - si e' definita la rete pubblica dei laboratori, dell'emergenza urgenza, del percorso nascita, delle cure palliative, determinando anche il fabbisogno dell'assistenza residenziale e semiresidenziale per la non autosufficienza, disabilita', riabilitazione, salute mentale, della specialistica ambulatoriale. Si tratta di percorsi che richiedono tempo e adempimenti ma che saranno realizzati nella nostra regione come in quelle piu' virtuose, nel rispetto delle indicazioni ministeriali. Per quanto riguarda l'inappropriatezza, - ha spiegato Chiodi - nel 2011, il totale dei ricoveri a rischio di inappropriatezza si e' ridotto del 30% rispetto al 2009 e l'Abruzzo, dopo il Molise, e' la regione che ha avuto la maggiore riduzione. In merito alla mobilita' passiva, oltre a potenziare le nostre strutture con attrezzature d'avanguardia e personale medico qualificato, - ha continuato - stiamo promuovendo a livello di Commissione salute la proposta che in assenza di accordi di confine sulla mobilita' sia obbligatorio avere un'autorizzazione da parte della propria Asl per ricevere prestazioni potenzialmente inappropriate da strutture pubbliche o private di altre regioni. Paolucci non deve preoccuparsi della gestione della sanita' di oggi, - ha affermato Chiodi - che e' stata promossa sia dai ministeri che dalla Corte dei Conti, ma avrebbe dovuto occuparsene quando il sistema sanitario abruzzese era gestito dalla sua parte politica e lo hanno fatto fallire. L'Abruzzo in quegli anni ha avuto il peggiore sistema sanitario a livello nazionale tanto da essere definita "la Regione canaglia". Grazie anche ai sacrifici che gli abruzzesi hanno dovuto sopportare, - ha concluso - stiamo costruendo una sanita' piu' efficiente e vicina ai cittadini".

 

"Se fossero confermate le anticipazioni di stampa sul verbale del tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanita', saremmo di fronte ad un presidente-commissario che continua a nascondere ai cittadini la verita' sullo stato del sistema sanitario regionale. Chiodi abbia il coraggio, almeno di fronte alla gravita' di queste notizie, di riferire in Consiglio regionale e dire la verita'". Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. "Secondo queste anticipazioni - ricorda Paolucci - il tavolo di monitoraggio avrebbe nei fatti ventilato l'ipotesi di mantenere la sanita' abruzzese sotto commissariamento fino al 2015 per gravi inadempienze. Nel verbale si farebbe cenno alle lacune nell'applicazione del Piano sanitario 2008-2010 e nell'assenza di un nuovo Piano sanitario: proprio gli strumenti che noi sollecitiamo dal primo giorno, e che Chiodi si rifiuta di dare all'Abruzzo". A questo punto, sottolinea il segretario Pd, "Chiodi dica ai cittadini a che punto sono i piani per la salute mentale, per gli hospice e la rete di emergenza urgenza, se si sta scrivendo o no un nuovo Piano sanitario regionale, chi lo sta scrivendo e perche' non vengono rispettate le scadenze imposte dal ministero. Spieghi perche' non si interviene per arginare le sacche di inappropriatezza che sono emerse dall'indagine sul sistema dei pronto soccorso e quali strumenti sono stati messi in campo per contrastare l'esplosione della mobilita' passiva. Dica perche' migliaia di operatori sanitari, sindaci, amministratori e professionisti non possono essere coinvolti, come accaduto nella stesura del piano precedente e come avviene in tutta Italia, e perche' anzi vengono scientificamente tenuti fuori da qualunque discussione. Almeno questa volta, Chiodi non resti in silenzio", conclude Paolucci.

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