"D'ora in avanti l'unico parametro che utilizzeremo per mettere in efficienza i punti nascita sara' la sicurezza del nascituro e della madre. Tutto il resto passa da questo momento in secondo piano". Lo afferma l'assessore alla Sanita' Silvio Paolucci, che oggi ha riunito il nuovo Comitato per il percorso nascita regionale (Cpnr) con l'obiettivo di studiare le problematiche relative ai punti nascita della Regione Abruzzo. "Nelle regioni piu' avanzate oltre il 70 per cento dei parti avviene in punti nascita nei quali si registrano oltre 1.000 parti l'anno - sottolinea Paolucci - mentre in Abruzzo dei 12 punti nascita, pochi superano i 1.000 parti l'anno. Altri dati dimostrano l'esigenza di intervenire con rapidita' e radicalita' sul sistema, come l'incidenza dei parti cesarei, che se a livello nazionale e' pari al 38 per cento, in alcuni punti nascita come Sulmona e Penne supera il 50 per cento. Ecco perché abbiamo deciso di avviare un percorso condiviso ma deciso per riformare i punti nascita in Abruzzo attraverso un documento che sara' anche necessario al Tavolo di Monitoraggio dei ministeri dell'economia e della salute per porre fine al lungo periodo di commissariamento".
I dati che l'assessore Paolucci ha chiesto alle Unita' Operative di Ostetricia e Ginecologia attualmente operanti nel territorio abruzzese indicano che nel 2013 in Abruzzo sono stati effettuati 10.194 parti, il piu' numeroso e' stato il presidio di Pescara e il minore quello di Penne. Nello specifico, i parti nel presidio di Pescara sono stati 2.037, a Chieti 1.497, ad Avezzano 990, all'Aquila 955, a Teramo 814, a Sant'Omero 808, a Vasto 789, a Lanciano 710, ad Ortona 488, ad Atri 467, a Sulmona 328, a Penne 311. In gran parte dei casi le mamme scelgono di far nascere i propri figli nella Asl di residenza: e' il caso del 96 per cento nelle Asl di Teramo ed Avezzano-Sulmona-L'Aquila, dell'80 per cento nella Asl di Pescarae del 76 per cento della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti. Per quanto riguarda la casistica complessiva delle unita' in questione, nel 2013 sono state conteggiate 24 dismissioni, 60 mila giornata di degenza, 9 mila accessi in day hospital. Il 60 per cento dei ricoveri e' stato di tipo chirurgico ed il 40 per cento di tipo medico e la degenza media e' stata di 3,6 giorni per i ricoveri associati a gravidanze e 4,1 per altri ricoveri
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