Raccolta differenziata al 65% e creazione di un impianto per il trattamento dell'umido nell'area metropolitana pescarese, con l'obiettivo di risparmiare in un triennio 2,5 milioni di euro nei costi del servizio che oggi superano i 26 milioni: e' questa una delle ambizioni del candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Marco Alessandrini, che nel suo programma elettorale riserva ampio spazio al tema rifiuti. "Oggi Pescara e' al 33% di differenziata - evidenzia Alessandrini -, mentre l'Ue imponeva di raggiungere il 65% entro il 2012. In questi cinque anni la differenziata e' cresciuta di appena 4 punti, passando dal 29 al 33%. Per questi ritardi paghiamo 360 mila euro all'anno. Uno degli obiettivi irrinunciabili della nuova amministrazione sara' proprio quello di raggiungere la quota del 65%. Proponiamo inoltre un patto di corresponsabilita' con le categorie produttive e pensiamo ad una rimodulazione delle tariffe sui rifiuti per coloro che svolgono la differenziata spinta. In altre parole - sottolinea il candidato - chi e' piu' virtuoso paga meno". In particolare, il sistema ideato dal centrosinistra prevede: raccolta con modalita' porta a porta; apertura di un impianto di trattamento dell'umido; abbattimento della eco-tassa che percepisce la Regione per il mancato raggiungimento degli obiettivi sulla differenziata; l'eliminazione dei costi impropri. Sottolineando che il Comune "ha previsto in bilancio uno stanziamento pari a 26 milioni di euro derivanti dalla Tares" e che "ad oggi sono stati incassati 15 milioni e mezzo", Alessandrini chiede al sindaco "come e quando sara' coperta la differenza. E' vero o no che circa 2 milioni sono dovuti a cessazioni di attivita'? Di conseguenza e' vero che nel 2015 chi governera' dovra' ricaricare sul costo del tributo Tares questi 2 milioni?", chiede ancora il candidato primo cittadino.
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