Il Consiglio comunale di Pescara ha approvato la variante al Piano regolatore per la salvaguardia del patrimonio storico e architettonico della citta'. La delibera prevede la mappatura esatta e puntuale di tutti gli immobili che costituiscono il patrimonio di Pescara e che d'ora in avanti andranno tutelati da eventuali interventi di abbattimento, con la disponibilita' delle relative schede, elaborate in collaborazione con la Sovrintendenza e con l'Universita' 'D'Annunzio'. "Sono oltre un centinaio - spiega l'assessore alla Gestione del territorio, Marcello Antonelli - gli edifici sino a oggi non coperti da alcuna tutela, specie nella zona dei Colli, e che invece d'ora in avanti saranno attenzionati dalla struttura tecnica, mentre altri sono divenuti automaticamente 'interesse dello Stato'. E tra quegli edifici compare il complesso del Teatro D'Annunzio, il Villino Cipollone, sulla riviera Sud, o anche il Circolo Canottieri e Villa Maria Teresa, la prima a essere costruita in via Primo Vere, senza dimenticare interi borghi, come quello sorto tutt'attorno alla chiesa della Madonna dei Sette Dolori". Soddisfazione viene espressa dal consigliere comunale Maurizio Acerbo (Prc), che da tempo si batteva per l'approvazione del provvedimento e che ora parla di un "fatto storico per la citta'. Si e' concluso un lungo iter che non poteva essere messo a repentaglio dall'escalation dello scontro politico in vista delle elezioni - dice Acerbo -. Finalmente ci si e' dotati di uno strumento che potra' essere affinato attraverso la fase delle osservazioni in cui cittadini, imprese, associazioni potranno portare il proprio contributo. Pescara non e' una citta' storica, ma quel poco di storia che c'e' va conservato e valorizzato". Soddisfatte anche le associazioni Italia Nostra, Wwf e Comitato Abruzzese del Paesaggio, che "salutano con grande gioia l'approvazione della delibera. Esprimiamo anche apprezzamento per l'approvazione degli emendamenti del consigliere Maurizio Acerbo - sottolineano gli ambientalisti - per la tutela della 'filanda Giammaria' e di 'Borgo Marino Nord', rendendo cosi' l'adozione pienamente conforme alle indicazioni contenute nel censimento dei beni concluso dal gruppo di lavoro dedicato". "L'adozione della variante - concludono le associazioni - e' un fatto assai positivo rispetto alla pessima tradizione che ha visto dentro le istituzioni un'inerzia complice con chi ha interessi differenti dalla conservazione della memoria storica della Citta'".
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