Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Armando Foschi, chiede l'intervento del ministro dell'Interno Angelino Alfano, sulla questione della paventata chiusura dell'ufficio di Polizia di Frontiera aerea e marittima del capoluogo adriatico. Nello specifico, Foschi ha presentato un'interpellanza al sindaco Luigi Albore Mascia, al presidente del Consiglio comunale e al prefetto "al fine di accendere i riflettori sul 'caso'Pescara, che non puo' essere penalizzato dal piano di accorpamento-dimensionamento e soppressione dei presidi di polizia, in nome di una spending review scellerata". Il consigliere comunale, in una nota, spiega di aver chiesto al sindaco di interpellare il ministro Alfano "per sapere quali saranno le economie, in termini di uomini, strutture e mezzi, che si ritiene di perseguire con la chiusura dell'ufficio di Polizia di frontiera aerea e marittima di Pescara; come ritiene di continuare a garantire gli standard di sicurezza in ambito aeroportuale e portuale ora mantenuti dalla polizia di frontiera; come potra' essere garantito l'elevato standard specialistico dei controlli documentali ai passeggeri in arrivo e partenza". Foschi chiede inoltre di sapere "come potra' essere realizzata la pianificazione della politica di sicurezza aeroportuale e portuale prevista dalle direttive ministeriali anche recenti, visto soprattutto l'impegno quotidiano profuso dalla questura di Pescara nei diversi altri servizi istituzionali a cui deve ordinariamente adempiere; e quali programmi politico-economici saranno seguiti in favore delle regioni interessate, per compensare la ricaduta commerciale negativa consequenziale alla dequalificazione dell'aeroporto internazionale d'Abruzzo a seguito della chiusura dell'ufficio di polizia di frontiera aerea e marittima di Pescara".
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