Si discutono al Tar le richieste di sospensiva delle ordinanze dirigenziali di disattivazione delle antenne di San Silvestro a Pescara presentate da altre due emittenti radiotelevisive, dopo le 18 già discusse nelle scorse settimane. Si tratta dei ricorsi presentati dalle società MonRadio e Radio International, mentre altre nove richieste slitteranno all’udienza del 7 febbraio per difetti di notifica. "E’ facile supporre - ha detto il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, che anche tali istanze verranno accolte, com’è già avvenuto per le precedenti 18 discusse nelle scorse settimane, e anche in questo caso impugnerò dinanzi al Consiglio di Stato, proponendo un appello cautelare, tutte le ordinanze di sospensiva decise dal Tar, ricordando che la nostra priorità resta la delocalizzazione degli impianti da quella collina di Pescara".
Il Tar lo scorso 20 dicembre ha già sospeso l’efficacia dei provvedimenti nei confronti delle prime 4 emittenti che avevano impugnato le ordinanze dirigenziali del Comune di Pescara, Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale. Poi il 10 gennaio, sempre dinanzi al Tar, sono state discusse le richieste di sospensiva delle ordinanze dirigenziali di spegnimento presentate da altre 14 emittenti che hanno impugnato quei provvedimenti del Comune con un ricorso, ossia Nuova Radio Spa, Radio Parsifal, Radio California, Centro Produzione Spa, Radio Studio Più Srl, Prima Tv Spa, Elemedia Spa, Rete A Spa, Rai-Raiway Spa, 4 ricorsi di Radio Delta Uno, ed Edizioni Silvestri Srl.
"La nostra amministrazione – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – resta convinta della bontà degli atti adottati che partono da un assunto chiaro: le emittenti sono prive di autorizzazione comunale a trasmettere, autorizzazione che oggi possono chiedere in sanatoria, ma che non può più essere né chiesta né tantomeno concessa su San Silvestro che non è più sito idoneo a ospitare gli impianti e che è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze. Peraltro sull’intero territorio abruzzese ci sono altri 129 siti a terra inseriti nel Piano su cui le emittenti possono eventualmente decidere di spostarsi, senza contare il progetto-pilota messo a punto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila per lo spostamento delle emittenti al largo, su una piattaforma off shore. L’amministrazione comunale è assolutamente fiduciosa nella magistratura e ora attendiamo di vederci con il Comitato di lotta anti-antenne per serrare le fila e concordare le prossime iniziative da adottare”.
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