Proteste di associazioni e cittadini contro la chiusura dell'Auditorium 'Britti', struttura di San Donato, "divenuto punto di ritrovo, spazio ricreativo e culturale", chiusa dall'amministrazione comunale di Pescara. A farsi portavoce della protesta l'Associazione Residenze Teatrali. "Giovani e meno giovani non solo del quartiere, ma dell'intera citta' e delle sue zone limitrofe - si legge in una nota - hanno potuto assistere a spettacoli, partecipato a laboratori, a incontri formativi, grazie all'operosita' di gruppi d'ascolto, associazioni teatrali e culturali, tra i quali Errori di Trasmissione (EdT), Teatri OFFesi, Mure' Teatro e Residenze Teatrali (ReTe), ormai simbolo della rinascita di un intero quartiere che in breve tempo e' stato rivalutato. Uno spazio pubblico aperto, libero, concesso dalla precedente amministrazione ad alcune associazioni con l'intento di renderlo un luogo vivo". "Cosa sia successo - si prosegue nella nota - e' davvero incomprensibile. In pieno ballottaggio, nella vacatio di un'amministrazione che eventualmente opti per scelte differenti sull'uso del Britti, non comprendiamo davvero la solerzia degli uffici comunali che, con un preavviso di meno di 24 ore, hanno chiuso i cancelli. Una procedura sgarbata che, quali che siano le motivazioni, non ha tenuto in nessuna considerazione le immediate conseguenze sull'attivita' delle associazioni e dei cittadini coinvolti: laboratori sospesi dall'oggi al domani, programmazione saltata, e, cosa secondo noi della massima gravita', interruzione di un processo aggregativo dai riscontri insperati". "Chiediamo da subito ai candidati sindaci di esprimersi a riguardo - si conclude nella nota - e, all'indomani dell'elezione, chiederemo un immediato incontro con la nuova amministrazione, facendoci portatori di un'urgenza che riguarda un quartiere intero e, proponendo la riapertura del Britti e di un processo di immenso valore per la citta' di Pescara, la cui interruzione sarebbe un delitto".
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