''Il ministro Trigilia sa bene che i 300 milioni, stanziati dalla legge di stabilita' per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere, sono una goccia nel mare, a fronte di un fabbisogno stimato attorno ai 10 miliardi di euro in dieci anni. E che sono fondi gia' assegnati col decreto emergenza e grazie al mio emendamento e alla battaglia parlamentare e non fondi nuovi''. Cosi' la senatrice del Pd Stefania Pezzopane che aggiunge: ''E' necessario che l'Italia apra un negoziato con l'Unione europea perche' si possa accedere al finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti per la ricostruzione dei prossimi anni''. ''Sappiamo bene che l'Italia e' in difficolta' ed e' per questo che sono settimane che chiedo, anche attraverso un'interrogazione parlamentare sottoscritta da una cinquantina di colleghi e rivolta ai ministri dell'Economia e dello Sviluppo economico, che il governo non abbandoni l'Aquila e la sua ricostruzione, cercando soluzioni alternative. Ci sono risorse presso il ministero della Coesione territoriale, perche' non si prende una parte di quelle risorse?''. ''Quel che e' certo - conclude la senatrice -, e mi associo al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, e' che i cittadini aquilani non possono accettare che la ricostruzione, a cantieri aperti e progetti avviati, venga bloccata perche' non arrivano risorse. Forse e' necessario che, a tal fine, il governo faccia scelte precise nella legge di stabilita', allocando in modo diverso le poche risorse disponibili''.
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