Il deputato abruzzese del Nuovo Centrodestra, Filippo Piccone, ha presentato una mozione che impegna il governo a escludere dai vincoli previsti dal Patto di Stabilità ''le spese volte a finanziare interventi di contrasto al dissesto idrogeologico'' nonche' ad ''assumere tutte le iniziative per prevedere risorse aggiuntive da destinare ad interventi di prevenzione dal rischio idrogeologico e di manutenzione ordinaria del territorio''. Nel corso del dibattito alla Camera, proprio sul Patto di Stabilita', il parlamentare ha fatto riferimento all'Abruzzo: ''Occorre sottolineare - ha spiegato - come l'Abruzzo sia la regione piu' montuosa dell'Italia peninsulare, con oltre la meta' del territorio a quote superiori ai 600 metri sul livello del mare. La sua particolare conformazione geologica rende particolarmente attivi i fenomeni di dissesto idrogeologico, ultimo in ordine di tempo quello dello scorso mese di novembre che ha interessato le province di Pescara, Teramo e Chieti''.
''I livelli di pericolosita' - ha detto ancora Piccone - interessano 236 Comuni su 305, come a dire quindi che 3 Comuni su 4 presentano condizioni di elevata pericolosita'. Una stima del fabbisogno finanziario necessario per il risanamento idrogeologico delle aree a rischio, porta alla enorme cifra, solo in Abruzzo, di circa 1.200 milioni di euro. Non solo. Secondo stime del dipartimento della Protezione civile le calamita' naturali sono costate in Italia una media di 3,5 miliardi di euro all' anno nell'ultimo trentennio''. Il parlamentare abruzzese, inoltre, ha sottolineato come: ''Bene abbia fatto il governo ad annunciare che dal 1 aprile saranno previsti stanziamenti per circa 1,5 miliardi di euro per interventi finalizzati alla tutela del territorio ed al contrasto al dissesto idrogeologico''.
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