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Pubblicato il 12/02/2014 22:10

Porto di Pescara, entro febbraio la valutazione sul Prg

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 La "Regione Abruzzo chiudera' la procedura di Valutazione ambientale strategica sul Piano regolatore portuale entro fine febbraio, con la pubblicazione del relativo Decreto". Lo ha detto l'assessore alle Problematiche portuali del Comune di Pescara, Antonio D'Intino, dopo aver ricevuto la relativa comunicazione dalla dirigente regionale Carla Mannetti. "A questo punto - ha proseguito D'Intino - l'amministrazione comunale resta in attesa del provvedimento, continuando a ritenere che un anno di riflessioni, di incontri e sollecitazioni sia piu' che sufficiente per esprimersi sulle osservazioni al Prg portuale e per riconsegnare finalmente il documento al Comune, un documento che non ha certamente finito il proprio iter, ma dovra' essere portato in Consiglio comunale e sottoposto all'ultimo visto dell'Autorita' Marittima". "Le ragioni di tanto ritardo - ha sottolineato D'Intino - sono onestamente incomprensibili e inconcepibili; a questo punto attendiamo l'ultima data fornita dalla stessa Regione, ossia fine febbraio, data sulla quale saremo vigili e attenti, indisponibili ad accettare ulteriori ritardi o rinvii". "Non comprendiamo perche' la Regione abbia preso tanto tempo, di fatto 12 mesi, per decidere sulla Vas, tenendo conto che il Comune di Pescara ha trasmesso le osservazioni pervenute contro il Piano regolatore portuale gia' dallo scorso gennaio 2013". "Nel frattempo - ha aggiunto - si sono spesi oltre 15milioni di euro per un dragaggio che comunque non rappresenta una garanzia e soprattutto, lontano dall'assicurare la bonifica di tutte le aree portuali, comunque ha una validita' temporanea perche' tra due, tre anni al massimo, saremo nella stessa identica situazione odierna in merito all'insabbiamento dei fondali". "E' evidente - ha concluso l'assessore - che l'unica soluzione e' rappresentata dal Piano regolatore portuale che garantirebbe opere di ampliamento del porto, a partire dal primo stralcio che permetterebbe di deviare e prolungare il fiume oltre la diga foranea, opera del costo di 15milioni di euro gia' disponibili nell'accordo Stato-Regione del 2009. Un'opera che diventerebbe risolutiva rispetto agli attuali problemi, rispetto al dragaggio, mettendo la citta' al riparo dall'attuale rischio di esondazione del fiume". 

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