Botta e risposta tra il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa su Provincia e Ambiente. Alla conferenza stampa del Pd ha risposto Testa, che ha risposto all'annuncio della diffida stragiudiziale sulla vicenda.
"Nel gennaio 2012 il consiglio ha approvato all'unanimità la delibera 4 - ha riassunto il consigliere Pd Di Marco - con la quale si impegnava il presidente della Provincia Guerino Testa ad acquisire le quote in capo al privato (22 per cento) di Provincia e Ambiente spa, al fine di rendere la società totalmente pubblica e quindi di potergli affidare in modo diretto anche altri servizi, dato che Provincia e Ambiente spa gode di ottima salute e lo dimostra il fatto che negli ultimi due anni ha avuto un utile di 100mila euro. Negli ultimi 18 mesi, però, Testa nulla ha fatto per rispettare l'atto di indirizzo, che, ripeto, è stato votato da tutto il consiglio. Ci siamo visti, quindi, costretti a notificare al presidente una diffida stragiudiziale, primo caso nella storia della Provincia di Pescara, firmata da ben 13 consiglieri, ovvero uno in più dell'attuale maggioranza. Se si fosse trattato di una mozione di sfiducia ora Testa non sarebbe più a capo dell'ente. Le ragioni che, però, ci hanno spinto a presentare questa diffida sono altre e sono legate anche al futuro dei 23 dipendenti di Provincia e Ambiente spa. A questo punto, il dirigente ha 30 giorni di tempo per procedere, altrimenti ci vedremo costretti ad intraprendere nuove vie giudiziarie".
''Non c'e' stata alcuna omissione della giunta che presiedo nell'adozione di provvedimenti per rendere pubblica la societa' Provincia e ambiente, e se finora non si e' proceduto in tal senso e' semplicemente perche' abbiamo dovuto necessariamente rispettare la normativa nazionale sulla spending review, che ci impedisce chiaramente di andare avanti in questa direzione''. Lo afferma in una nota il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, in merito alla diffida dell'opposizione sull'acquisizione, da parte dell'Ente, delle azioni possedute dal socio privato, cosi' come stabilito in una delibera votata in Consiglio provinciale nel 2012.
'E' evidente - sostiene Testa - che l'opposizione ha sonnecchiato in questi mesi e per di piu' ignora assolutamente quelli che sono i tracciati definiti dalla spending review in merito a questo tipo di societa'''. ''Sottolineo la parola opposizione'', dice sempre il presidente.
''Io - prosegue Testa - ho una maggioranza che mi sostiene e lo dimostra l'esito delle votazioni avvenute fino ad oggi in Consiglio. I numeri parlano da soli, insomma. Tornando a Provincia e Ambiente concludo dicendo che ci sta a cuore la salvaguardia dei livelli occupazionali ma non per questo possiamo muoverci in maniera difforme rispetto alle norme vigenti e ai principi economici di buona amministrazione seguendo i consigli demagogici di chi ha distrutto questa societa' in passato. Cio' significherebbe solo operare contro legge, dando vita a problemi ulteriori''. Da parte sua l'opposizione, riassume il capogruppo Pd, Antonio Di Marco, afferma che ''nel gennaio 2012 il consiglio ha approvato all'unanimita' la delibera 4 con la quale si impegnava il presidente della Provincia Testa ad acquisire le quote in capo al privato (22 per cento) di Provincia e Ambiente spa, al fine di rendere la societa' totalmente pubblica e quindi di potergli affidare in modo diretto anche altri servizi, dato che Provincia e Ambiente spa gode di ottima salute e lo dimostra il fatto che negli ultimi due anni ha avuto un utile di 100mila euro. Negli ultimi 18 mesi, pero' - aggiunge Di Marco - Testa nulla ha fatto per rispettare l'atto di indirizzo, che, ripeto, e' stato votato da tutto il consiglio''. ''Ci siamo visti, quindi, costretti - spiega ancora il capogruppo Pd - a notificare al presidente una diffida stragiudiziale, primo caso nella storia della Provincia di Pescara, firmata da ben 13 consiglieri, ovvero uno in piu' dell'attuale maggioranza. Se si fosse trattato di una mozione di sfiducia ora Testa non sarebbe piu' a capo dell'ente. Le ragioni che, pero', ci hanno spinto a presentare questa diffida sono altre e sono legate anche al futuro dei 23 dipendenti di Provincia e Ambiente spa. A questo punto, il dirigente ha 30 giorni di tempo per procedere, altrimenti ci vedremo costretti a intraprendere nuove vie giudiziarie''.
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