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Pubblicato il 05/03/2013 08:08

Scontro aperto sull'ex Cofa a Pescara

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Mascia e Testa attaccano l'opposizione. Il Pd replica: era la maggioranza ad attendere la scadenza dell'accordo

Scontro aperto tra maggioranza e opposizione sull'ex Cofa a Pescara. Parole di fuoco sono state pronunciate dal sindaco, Luigi Albore Mascia, dopo che l'accordo di programma in Consiglio Comunale non è stato approvato.  'Una dittatura della minoranza' a colpi di ostruzionismo e pregiudiziali di fronte a 'quello che e' il re degli accordi di programma, ovvero' quello tra enti pubblici, finalizzato a favorire il rilancio e lo sviluppo della città'. Cosi' il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, commenta la scadenza, avvenuta a mezzanotte di ieri, dell'accordo di programma sull'ex Cofa, annunciando che la maggioranza fara' in modo 'di riproporre un provvedimento pressoche' identico'.

La ratifica da parte del Consiglio comunale dell'accordo di programma - l'iniziativa prevedeva la creazione nella zona di aree commerciali, di servizi e tempo libero - doveva avvenire entro trenta giorni dalla firma di Regione, Provincia, Comune e Camera di Commercio di Pescara. L'ostruzionismo dell'opposizione, nelle tre sedute dell'Aula, ha impedito la ratifica del documento, senza che il provvedimento venisse neppure discusso.

La situazione e' stata illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte, oltre al sindaco, tutti gli esponenti di maggioranza coinvolti nel progetto, dall'assessore allo Sviluppo del Territorio, Marcello Antonelli, ai consiglieri Lorenzo Sospiri e Federica Chiavaroli (Pdl), neo eletta al Senato.

'L'ostruzionismo e l'uso delle pregiudiziali - ha detto il primo cittadino - dovrebbero essere strumenti d'eccezione, invece per il Pd e l'opposizione sono diventati un sistema per distruggere qualsiasi iniziativa di chi, nel 2009, ha ottenuto un mandato pieno. Anche nel caso di un provvedimento perfettamente inquadrato nell'ambito del Piano regolatore, lineare, trasparente e pulito. Proprio per questo abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire'.

Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, tra i firmatari dell'accordo di programma sull'ex Cofa, accusa l'opposizione al Comune di Pescara di irresponsabilita' e chiede di convocare un tavolo di lavoro.

'Dobbiamo andare avanti senza esitazioni e senza perdere tempo - sostiene Testa -. Forse il centrosinistra voleva evitare che la maggioranza in Consiglio comunale si appuntasse una stelletta sul petto o forse ci sono altri motivi o manovratori oscuri che mi sfuggono. Io preferisco pensare a Pescara e alle sue possibilita' di sviluppo e l'ex Cofa rappresenta un treno da non perdere'.

'Chi ha qualcosa da dire lo faccia subito, per valutare se la Camera di commercio e' d'accordo. Da parte nostra non ci saranno ne' battaglie ideologiche ne' barricate di alcun genere.

Sarebbe opportuno, pero', rivedere quei meccanismi che consentono a uno o piu' consiglieri di bloccare in aula provvedimenti cosi' importanti'.

'Non riusciamo a comprendere il perche' del nervosismo della maggioranza e del sindaco sul mancato accordo per la ratifica dell'Accordo di Programma sulle aree ex Cofa, visto che in sala Giunta, nell'incontro fra i capigruppo era stato un punto di incontro per apportare modifiche, anche perche' la nostra obiezione riguardava unicamente le procedure'.

Lo ha detto il capogruppo di Fli al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che ha partecipato (assieme ai consiglieri Renato Ranieri e Giuseppe Bruno, al coordinatore cittadino Fabio Di Paolo e al capogruppo alla Provincia Gianni Teodoro) alla conferenza stampa congiunta col Pd per illustrare la posizione dell'Opposizione sulla spinosa questione delle aree ex Cofa.

Il Partito Democratico però respinge le accuse e con una nota dichiara che "Non erano i consiglieri di opposizione ad attendere impazienti la mezzanotte del 3 marzo 2013, tempo massimo entro il quale ratificare la delibera dell’Accordo di Programma sulle aree ex COFA, quanto i consiglieri di maggioranza che avevano conosciuto la reale portata dell’operazione messa in evidenza dalle pregiudiziali presentate dalla opposizione. Le lunghe pause e le continue interruzioni dei lavori del Consiglio comunale ed un clima spensierato che proveniva dai banchi della maggioranza con l’invito, sottovoce ma esplicito rivolto ai consiglieri di opposizione, mi raccomando avete altre pregiudiziali per far scorrere il tempo ed evitare questa ratifica".

Il Pd ha riportato l'attenzione sui punti programmatici che dovevano essere inseriti nell'accordo, in particolare sulla "realizzazione delle opere ed infrastrutture pubbliche con oneri a carico del proponente, l’esclusione di beneficiare di volumetrie aggiuntive per effetto della l.r. 49/2012, la conoscenza delle reali funzioni da allocarvi. Purtroppo, ed è questa la nota molto stonata di tutto il procedimento, queste richieste venivano rigettate dalla Camera di Commercio e l’amministrazione cittadina si compiegava a tale indicazione dimostrando l’assoluta mancanza di autonomia e potere decisionale". 

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