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Pubblicato il 22/04/2013 10:10

Quagliariello: Serve un governo e un programma all'altezza delle difficolta' che abbiamo davanti

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L'intervista del Senatore alla Stampa: 'Le elezioni non sono la soluzione ideale, ma meglio le elezioni che una opzione nella quale i partiti si rifiutino di prendersi le loro responsabilità'.

 'Le elezioni non sono la soluzione ideale, ma meglio le elezioni che una opzione nella quale i partiti si rifiutino di prendersi le loro responsabilità'. Lo dice alla Stampa Gaetano Quagliariello, senatore Pdl che ha fatto parte della commissione dei saggi nominata da Napolitano.
Le proposte dei 'saggi', spiega, 'non intendevano togliere il loro ruolo a partiti e gruppi parlamentari. Vanno vagliate da loro. Quel che va salvato e' lo spirito: formulare un programma comune con un'ambizione non contingente e non strumentale'.
I veti interni al Pd su Amato o Letta premier? 'Un partito deve pretendere un certo livello di obbligazione politica da parte di chi vi aderisce - sottolinea Quagliariello -, altrimenti non e' piu' un partito. Questa obbligazione, un tempo si chiamava disciplina, e' venuta meno nella sinistra nei giorni dell'elezione del capo dello Stato. Poiche' questa situazione investe lo schieramento di maggioranza, gli effetti negativi rischiano di riverberarsi sull'intero sistema politico. Se non si ripara questa falla, i veti continueranno e nessun nome riuscira' a risolvere la situazione. Non c'e' un altro Napolitano per il governo'.
Ora, prosegue, 'non c'e' piu' spazio per escamotage o soluzioni rabberciate. Serve un governo e un programma all'altezza delle difficolta' che abbiamo davanti'. 'Le riforme di cui c'e' bisogno non possono essere realizzate in pochi mesi. Ci vogliono degli anni'.

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