Situazione "grave" con Piemonte, Lazio e Campania che in generale guadagnano la maglia nera. Questo la fotografia scattata da Legambiente nel rapporto 'Pendolaria' 2013 sullo stato dell'arte dei treni del trasporto ferroviario regionale e locale. Ecco la mappa completa di Legambiente sulle regioni per tagli ed aumenti tariffari dal 2011 al 2013: Regioni tagli servizi aumenti tariffari Abruzzo -21,0% +25,40% Calabria -16,3% - Campania -19,0% +23,75% Emilia-Romagna -5,9% +14,40% Friuli Venezia Giulia - +14,90% Lazio -3,7% +15,00%; Liguria -20,8% +41,24% Lombardia - +23,40% Marche -14,3% - Piemonte -9,75% +47,30% Puglia -15,0% +11,30% Sicilia -10,0% - Toscana -6,2% +21,80% Umbria -3,0% +25,00% Veneto -3,35 +15,00%
Gli ultimi tre anni sono stati il periodo piu' nero della storia dei trasporti ferroviari locali e per la vita dei pendolari. Anche nel 2013 sono molte le Regioni che hanno deciso di tagliare i servizi (meno corse e meno treni) e di aumentare il costo di biglietti ed abbonamenti. Quest'anno i tagli ai servizi hanno visto esempi drammatici come in Sicilia, Regione con un servizio gia' fortemente deficitario, dove hanno raggiunto il 10% dei treni, e in Calabria con un taglio del 7% ed una situazione altrettanto difficile. Non vanno dimenticati i tagli dello scorso anno: del 15% in Puglia e del 10% in Abruzzo, Calabria, Campania e Liguria. Addirittura nel 2012 sono state chiuse 12 linee in tutto il Piemonte, ma anche in Abruzzo e in Molise i tagli hanno provocato chiusure importanti, arrivando a vedere definitivamente soppressi i treni della linea Pescara-Napoli. All'elenco va aggiunta anche la linea Avezzano-Roccasecca chiusa nel corso del 2013 (anche se non si sa ancora se a titolo definitivo o meno). Chiusa definitivamente nel 2013, sempre in Piemonte, la linea Vercelli-Casale Monferrato, mentre la Novara-Varallo ha ricevuto una drastica riduzione di corse che ne mina in modo significativo la reale utilita' e la futura esistenza. Un fenomeno diffuso in tutta Italia che riguarda l'intero ultimo decennio. Oltre ai gia' citati casi di Piemonte, Abruzzo e Campania, vanno segnalate le chiusure di numerose tratte in Calabria e Puglia. Dal 2010 nel conto nazionale vanno dunque considerati i 740 chilometri in piu' di linee dove sfrecciano treni a 300 chilometri l'ora e gli oltre 1.100 km di rete ferroviaria ''storica'' chiusi negli ultimi 10 anni.
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