Paolo Sangermano, segretario uscente, e' stato confermato per altri quattro anni alla guida della Cisl della provincia dell'Aquila. L'elezione e' avvenuta nel corso del congresso provinciale della Cisl, che si e' svolto oggi all'hotel Canadian, all'Aquila. Presenti il segretario confederale nazionale, Paolo Mezzio, il segretario regionale Cisl Abruzzo, Maurizio Spina, e il responsabile Cisl dell'Aquila, Gianfranco Giorgi.
L'occasione per riflettere su temi di caratura nazionale e per analizzare la situazione socio-economica della provincia aquilana, a partire da due grandi emergenze: ricostruzione post-terremoto e lavoro. "E' necessario che le istituzioni comprendano le priorita' del Paese e rimettano al centro crescita, occupazione e un modello di sviluppo credibile, oltre a rivedere la politica fiscale", ha dichiarato Mezzio. Poi, un passaggio sulla ricostruzione dell'Aquila "che deve essere una priorita' nazionale". Nel suo intervento, il segretario provinciale, Paolo Sangermano, ha messo il luce "i fattori di criticita' che frenano l'economia provinciale: mancato accesso al credito, ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione e la pressione fiscale, che in Abruzzo supera il 60 per cento. Nell'agenda della Cisl figurano proprio i grandi temi, che rappresentano la sfida dei prossimi anni: lavoro, occupazione, lotta agli sprechi, ricostruzione dell'Aquila e del cratere.
"La grave crisi industriale che attanaglia L'Aquila e il suo comprensorio ha raggiunto l'apice dopo il sisma del 2009", ha sottolineato Sangermano, "in una provincia dove la Valle Peligna lotta con un tasso di disoccupazione superiore al 20 per cento, dove la vertenza Micron sta minando la solidita' del tessuto economico della Marsica, L'Aquila e' la punta dell'iceberg, con decine di aziende aperte sul territorio. Proprio per questa assoluta necessita' di dare respiro ad una provincia martoriata, non e' piu' possibile procrastinare l'avvio dell'opera di ricostruzione dell'Aquila, quale motore di rilancio regionale".
E sulla ricostruzione ha posto l'accento anche il segretario regionale Cisl, Spina: "Questo congresso e' importante", ha detto, "perche' riafferma il ruolo dell'Aquila, da dove deve e puo' ripartire la ripresa dello sviluppo regionale attraverso la ricostruzione purche', come ha sempre sostenuto la Cisl, ci sia la capacita' del territorio di fare sistema senza nascondere i problemi. La ricostruzione non puo' essere motivo di lotta politica. Il ministro Barca ha ragione", ha evidenziato Spina, "quando rileva alcuni limiti di governance del territorio, elemento sottolineato anche dall'Ocse nella sua ricerca, tuttavia non si puo' confondere la posizione di pochi con quella di un'intera popolazione che avrebbe bisogno di essere meglio guidata dalla politica". "A distanza di quattro anni dal sisma", ha detto Giorgi, responsabile Cisl dell'Aquila, "sussitono ancora ritardi enormi nella macchina della ricostruzione, gravata da cavilli burocratici e da un rimpallo di competenze tra gli organismi coinvolti. In questi giorni e' stato presentato un crono-programma, che individua i tempi e i criteri di ricostruzione della citta'; programma che, auspichiamo, venga rispettato. La rinascita dell'Aquila deve essere il frutto di un'azione sinergica, alla quale nessuno puo' sottrarsi".
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