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Pubblicato il 25/01/2014 22:10

Rimborsopoli, Costantini: per me fondi inferiori a quelli che mi competevano per legge

costantini, rimborsopoli

"Sono una persona onesta, non sono un truffatore". Lo dice il consigliere regionale del Mov139 Carlo Costantini commentando il suo coinvolgimento nell'inchiesta sulla "Rimborsopoli" in Abruzzo. In una nota Costantini dichiara di aver beneficiato di "rimborsi inferiori a quelli che mi competevano per legge". "In occasione della partecipazione ad un convegno nel settembre 2009, io, il collega D'Alessandro e sua moglie andammo a cena in un ristorante nelle vicinanze dell'albergo. Quando ci presentarono il conto, quasi 360 euro, rimasi sbalordito e dissi al collega D'Alessandro che sarebbe stato immorale, per quanto legittimo, presentare una rendicontazione cosi' elevata. Per questo decidemmo di far separare i conti e di farci rilasciare, ai fini della rendicontazione, due ricevute da 80 euro e di pagare la restante somma di tasca nostra: sia i 120 euro riconducibili alla moglie del collega D'Alessandro, che altri 80 euro riconducibili al nostro pasto. In concreto, pur avendone il diritto e la possibilita', ho rinunciato a farmi restituire dalla Regione 40 euro, oltre ad altri 10 euro per la sosta dell'auto in occasione del convegno, pure documentata. Per quanto riguarda la camera dell'hotel, la spesa dell'uso singolo e doppio risultava sostanzialmente identica". Costantini, che spieghera' tutto in occasione dell'interrogatorio, e' rammaricato per il "danno incommensurabile" che ha subito "ingiustamente" e si chiede chi sia il colpevole. "I magistrati? I giornalisti? No, i ladri - dice. Quelli che hanno rubato a piu' non posso, ponendo i magistrati, come anche i giornalisti e l'opinione pubblica in generale nella condizione di supporre che in fondo siamo tutti uguali; tutti ladri e disonesti!". "Ho rinunciato, prosegue Costantini, ad oltre 1.100.000 euro di "prebende" lasciandoli nelle casse dello Stato e della Regione (essendosi dimesso da deputato e avendo rinunciato all'indennita' all'Aptr) e oggi mi ritrovo "infangato"".

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