Il Consiglio regionale, che si è riunito oggi pomeriggio all'Aquila, ha approvato tre provvedimenti amministrativi iscritti all'ordine del giorno dei 10 punti messi in discussione. Si tratta della variante al Piano regolatore generale del Comune di Rocca di Cambio e il relativo recepimento in variante del vigente Piano Regionale Paesistico; e due autorizzazioni del programma di utilizzo proventi dell'alienazioni di alloggi Erp delle Ater di Chieti e Pescara. Gli altri punti all'ordine del giorno, tra i quali la legge sull'edilizia, sono stati rinviati al prossimo Consiglio regionale in programma dopo la pausa estiva. Sul tema dell'edilizia, maggioranza e opposizione, non hanno trovato un accordo.
Il promotore della legge sull'edilizia, collegata al Decreto Sviluppo, Lorenzo Sospiri, commenta così il rinvio del testo al prossimo Consiglio regionale. «Abbiamo raggiunto in linea di massima un accordo con le opposizioni – spiega il Consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri – E' un testo che è stato condiviso dal 99% del Consiglio regionale; evidentemente ci sono ancora delle rifiniture da apportare all'impianto normativo per migliorare l'articolato legislativo, poiché il Presidente Chiodi ci ha chiesto di condividere la legge, il più possibile, con le altre forze politiche. Tra un mese – osserva ancora Lorenzo Sospiri – approveremo questa norma importante per il settore dell'edilizia. Se 44 Consiglieri regionali sono favorevoli come è emerso oggi in Consiglio regionale, ritengo che partiamo da un dato importante e certo: alla prossima riunione dell'Assemblea regionale approveremo la norma»
Questa la replica di Maurizio Acerbo. «Con pazienza gandhiana ho lavorato in questi giorni per ridurre l'impatto devastante della legge regionale sull'edilizia. La maggioranza ha dovuto su molte questioni accettare modifiche sostanziali ma su molte altre c'e' ancora da discutere considerato che l'impianto della legge trova similitudini solo con quella della Calabria, regione che non vanta certo primati nel campo del buon governo». Così il Consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, sulla legge edilizia, rinviata al prossimo Consiglio regionale. "Tutte le regioni virtuose hanno cercato di limitare e regolamentare il famigerato "decreto sviluppo" di Berlusconi. La proposta del PDL abruzzese ne moltiplicava per dieci l'impatto negativo sulle nostre citta'. Infatti, sia le associazioni ambientaliste che sindacati degli edili, avevano espresso giudizi negativi. Noi fin dall'inizio abbiamo detto che non avremmo fatto ostruzionismo se la legge fosse stata ricondotta a quel quadro di regole che caratterizza Regioni come Puglia, Marche, Toscana, ecc. Sono lieto di aver impedito con centinaia di emendamenti che il centrodestra procedesse come un razzo ad approvare una legge sbagliata. Il fatto stesso che una parte – finora insufficiente – dei nostri emendamenti sia stato recepito dallo stesso centrodestra dimostra che la nostra opposizione ha favorito la riflessione».
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