'Investire ancora di piu' su formazione e prevenzione perche' e' l'unico modo per riuscire a creare quella vigilanza permanente e diffusa, unica garanzia che, pur avendo buone leggi, queste vengano rispettate sempre e da tutti. Servono le leggi, ma serve anche capacita' attuativa'. Lo ha affermato a Pescara il segretario aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, ricordando i sette operai morti cinque anni fa nel rogo dell'acciaieria ThyssenKrupp.
Il segretario ha parlato di 'una battaglia che si vince solo nel tempo e con grande grande perseveranza. Non e' una battaglia da rilanciare nei momenti in cui capitano incidenti mortali - ha affermato -, e purtroppo continuano a capitare ogni giorno incidenti mortali. Una battaglia che si vince se riusciamo a coinvolgere tutto l'insieme: le imprese, i rappresentanti della sicurezza, le istituzioni preposte. C'e' da fare ancora molto, ad esempio - ha sottolineato - sul coordinamento delle istituzioni preposte, perche' la competenza e' ancora dispersa in molte realtà'.
'Noi stiamo investendo molte risorse come sindacato proprio su formazione e prevenzione - ha aggiunto -; chiediamo che facciano altrettanto le imprese e, salvo qualche realta' meno avanzata, lo stanno facendo. La tragedia della Thyssen ha avuto un effetto di choc positivo, perche' e' stato messo in campo un insieme di normative e di esperienze molto piu' avanzate rispetto a prima, soprattutto con molte piu' responsabilita', con un forte impegno su prevenzione e formazione, prerequisiti - ha concluso - importanti per vincere questa battaglia'.
'Siamo molto preoccupati soprattutto dal fatto che possa tornare un clima di lacerazione tra le forze politiche, il quale potrebbe proiettarsi con effetti pesantissimi e immediati', ha detto ancora Giorgio Santini, sottolineando come il sindacato sia 'molto fiducioso che l'intervento del Capo dello Stato e anche del Governo attuale riesca ad assorbire questo contraccolpo, perche' di tutto abbiamo bisogno fuorche' di tornare indietro e al populismo e alle promesse'.
'L'Italia - ha affermato il segretario a margine di un convegno - ha bisogno di responsabilita', di serieta', di proposte per lo sviluppo e per la crescita; quindi - ha detto - di una politica con la 'p' maiuscola che parli il linguaggio della capacita', della competenza e della responsabilità'.
Secondo Santini con la 'lacerazione' politica si rischia di 'togliere credibilita' e sostegno a un Governo che, nelle grandissime difficolta' e con molti limiti, ha ridato comunque credibilita' internazionale all'Italia, precondizione, questa, per fare tutte le altre operazioni, necessarie, oltre al rigore, per la crescita e l'equita''.
'L'altro pericolo che vediamo - ha aggiunto - e' che questo avveleni una campagna elettorale basata non sul cosa fare per continuare il percorso avviato da questo Governo e affiancare al rigore anche le politiche per l'occupazione, per la crescita e per l'equita', ma, al contrario, incentrata sulle facili promesse, sulla demagogia, sul populismo. Certamente - ha concluso - il rischio che la scelta del Pdl alimenti questo e' molto forte'.
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