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Pubblicato il 25/07/2012 06:06

Sindaci in piazza per difendere i tribunali

spending review, protesta

Critiche alla spending review a Roma

 

Armati di fischietti, cartelli e bandiere sono scesi in piazza, insieme ai sindaci dell'Anci, anche i presidenti dei tribunali, gli avvocati e i sindaci dei Comuni dei quali il decreto sulla spending review prevede di sopprimere i tribunali. 'Avezzano ha il terzo tribunale dell'Abruzzo in termini di lavoro - ha spiegato il presidente del tribunale Sandro Ranaldi - ma verra' soppresso aggregato a quello de L'Aquila che e' attualmente in corso di ricostruzione e praticamente non dispone di edifici'.

In una nota diffusa in piazza l'Organismo unitario dell'avvocatura italiana (Oua) sostiene di partecipare alla manifestazione dei sindaci e di protestare contro la chiusura di mille uffici giudiziari che viene attuata 'con criteri sbagliati, gravissimi errori di geografia distorcendo la realta' del Paese e mettendo in ginocchio la giustizia italiana'.

I sindaci sono stati in 'udienza' dal Pd per strappare il sostegno alla causa dei Tribunali abruzzesi a rischio cancellazione: faccia a faccia in agenda domani alle 14 al Senato, dove i 4 primi cittadini, Giovanni Di Pangrazio, (Avezzano) Luciano Antonio Lapenna, (Vasto) Mario Pupillo (Lanciano) e Fabio Federico (Sulmona) incontreranno i capigruppo al Senato e alla Camera dei Deputati, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini.

Il vertice promosso dal consigliere regionale del Pd, Giuseppe Di Pangrazio, dopo il patto siglato dai 4 sindaci al Municipio di Avezzano, al quale parteciperanno i parlamentari abruzzesi, (Giovanni Legnini, Lanfranco Tenaglia e Giovanni Lolli) unitamente al Senatore Franco Marini ha un preciso obiettivo: ottenere il sostegno dei partiti, in questo caso il Partito democratico ai massimi livelli istituzionali, per la corretta applicazione del comma 5 Bis dell'articolo 1 della legge 14 settembre 2011 n. 148 recante delega al governo per la riorganizzazione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale: 'per gli effetti prodotti dal sisma del 6 aprile 2009 sulle sedi dei tribunali di L'Aquila e Chieti il termine di cui al comma 2 per l'esercizio della delega relativamente ai soli tribunali delle province di L'Aquila e Chieti, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, e' differito di tre anni'.

Alla manifestazione di protesta dell’Anci per lo spending review in piazza Sant’Andrea della Valle, vicino al Senato, hanno partecipato numerosi amministratori del Comune di Avezzano guidati dal vice sindaco, Ferdinando Boccia, molti primi cittadini della Marsica, giudici e dipendenti del presidio della legalita’, e oltre 200 avvocati, tra cui il presidente dell’ordine Sandro Ranaldi che, nell’intervento in piazza, ha ribadito la netta contrarieta’ alla chiusura del Tribunale di Avezzano: ha una produttivita’ elevata che supera di molto la soglia individuata dalla commissione ministeriale per mantenere aperti i Tribunali . Il vice sindaco, Ferdinando Boccia, ha evidenziato i numeri del tribunale di Avezzano: "Ha dimensioni superiori sia per gli abitanti che per i carichi di lavoro e per estensione territoriale di quello dell’Aquila che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe accorparlo. E’ un’ingiustizia e un’evidente forzatura che non tiene conto di una legge dello Stato (articolo 1 comma 5 bis legge 148/2011) che sospende per tre anni ogni decisione sui tribunali abruzzesi . La Marsica, quindi, continua la battaglia per evitare il taglio del Tribunale".

 

(Foto Ansa)

 

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